Nel piccolo,

in ciò che è minore, povero, infante, lì abita D**, la Potenza amante.
Un granello di senape, il lievito necessario alla farina per fare il pane per circa cinquanta persone. Il regno di Dio è poco e non appare. Ma agisce profondamente e cambia la realtà. Il regno di Dio è la signoria dell'amore tra di noi, che si muove e inizia ad agire nel poco, in ciò che piccolo e minore, ma cresce nel silenzio, dà rifugio, si offre in cibo di pane, diventa sapore di vita che produce vita. Ascoltiamo la tua voce, Gesù.
"Diceva dunque Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami». E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».".
I due elementi principali di queste due parabole sul regno di Dio sono la piccolezza iniziale e la crescita nel silenzio. Ma non sono due elementi separati, bensì uno legato all'altro. Ciò che è piccolo, povero, tanto piccolo e povero da sembrare inutile ed essere gettato via, è invece fondamentale perché produce la crescita. È lievito, che trasforma quell'impasto di farina e acqua in pane pronto per essere cotto e mangiato, pronto a dare vita.
Bisogna guardare a ciò che è piccolo per cercare D** che ci cerca per farci crescere nel silenzio fino a diventare buon pane, rifugio per chi ha bisogno di vita e di trovare buon cibo per la vita.
ciao r

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