Benedizione

è fare amore della vita di chi lo riceve e sceglie mentre lo riceve.
L'amore è sempre gratis, ma è l'esperienza più costosa che abbiamo, perché amare è - sempre - dividere l'ultima tazza d'acqua che ho con chi è assetato come me, più di me, meno di me. Se non indago e dono, allora è amore. Gesù, tu sei vicino a Gerusalemme, è ti riferiscono le oscure minacce di Erode Antipa, un piccolo re perduto nella menzogna dell'odio umano. Tu ignori la minaccia e ci istruisci sul tuo cammino, dove ti accompagniamo, accettando i tuoi doni d'amore, fino alla fine. Ascoltiamo la tua voce con tutta la nostra carne e sangue di vita.
Lc 13,31-35
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In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene da qui perché Erode ti vuole uccidere». Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme". Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”».".
Accettare o rifiutare i tuoi doni, la tua vita donata all'amore, Gesù, non è aderire o no a una religione o a una Chiesa storicamente costituita con tutte le sue realtà, belle e brutte. Accettare i tuoi doni è scegliere la vita nell'amore che vive, rifiutarli è essere per la morte, perdendo la nostra vita nella menzogna. A questa scelta per la vita e l'amore tu ci chiami, Gesù, a scegliere i doni di D**, Immensa Grandezza dell'Amare: «Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi!». La Gerusalemme che chiami in questo grido di dolore è Roma, è Běijīng-Pechino, è New York, è Costantinopoli, è Mosca, è La Mecca, è Lhasa, è Tenochtitlan e, con queste ultime due, tutte le  città delle morti umane oltraggiate, stuprate e dimenticate da imperi costruiti su angosciati deserti di cadaveri. Invece tu ci chiami alla vita, all'amore, alla protezione di D** Immensa Grandezza dell'Amare, ci chiami a non essere più nel gelo dell'odio, ma nei caldi freschi dell'Amore che si dona e vive.
ciao r

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