Il comando
Il comando di D** è amare, ma amare non si comanda. O invece sì? Per sapere e agire ascoltiamo la tua Presenza, così viva nelle parole di Gesù, che ricollegano la Tua volontà non a un comando astratto e ineseguibile, come amare D** Uno e Lontano, ma il D** di Abramo, Isacco, Giacobbe, come hai appena detto ai sadducei, quindi il D** legato alle concretezze delle relazioni umane e dei loro significati nelle nostre vite concrete. Così amare non è obbedienza ma libertà ed è libertà di donarsi e essere donate, donati. Questa libertà che è il cuore pulsante del primo grande comandamento e della stessa realtà del Tuo amore per noi. Ma ascoltiamolo Gesù e dalla sua autorità amante.
"I farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «“Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».".
Amare con "tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente" significa che ogni atomo della nostra esistenza di carne e sangue è dedicato ad amare, e ad amare te stessa, te stesso, innanzi tutto perché solo se davvero ci amiamo, allora possiamo amare. Se è così per ciascuna e ciascuno di noi allora è assolutamente vero quello che ci insegni tu, Gesù, cioè che il grande comandamento sono due comandi, due espressioni identiche della stessa ricerca: amare D**, amare il prossimo, amare se stessi e farlo come dono gratuito, senza contropartite, così per far vivere qui in Terra, nelle nostre carni di sangue, il Cielo in cui Tu vivi e i suo regno, vivo tra di noi e in noi. Amando in libertà vera e profonda.
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