Amare è libertà,

ma la libertà vive nella sincerità e nella trasparenza.
Quanto è evidente, Gesù, che non ti stai rivolgendo solo agli «scribi e farisei ipocriti» che popolavano il tuo tempo, ma a chiunque detiene qualche potere, anche e sopratutto a tuo nome e, così, può nascondere i suoi comportamenti e mascherare le proprie iniquità sotto le forme del tuo amore. Come è successo migliaia di volte, per esempio, ma è solo un esempio tra milioni, nel caso di Lorenzo Milani, prete in Toscana alla metà del Novecento e isolato a Barbiana, una parrocchia desolata dove "non poteva far danno", ma dove il tuo amore, Gesù, lo ha aiutato a fare molto più danno che se fosse stato arcivescovo di Milano. Perché il punto non è solo o tanto l'ipocrisia, nascondere ciò che siamo nelle vesti di ciò che dovremo essere, ma proprio la menzogna e l'inganno, lì dove abitano i satana. Ascoltiamo questa tua parola così dura e così importante.
«Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all'esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all'esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità. Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Ci sono due punti che si riducono a uno, mi sembra, Gesù. Il primo è il famoso essere come «sepolcri imbiancati» belli fuori, ma dentro pieni di morte; il secondo è il non prendere atto, l'incapacità a sapere di essere nati nel peccato e dall'iniquità e ingannarsi dicendoci che siamo migliori. Tu lo ricordi con chiarezza, e ci fai capire che cos'è per te l'ipocrisia da cui ci vuoi lontani: « Guai a voi, cristiani ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri». 
Non possiamo dichiararci innocenti, non siamo innocenti. 
Solo Bartolomé de las Casas si schierò con i nativi amerinidi e senza forzare la loro conversione, perché avevano ragione e tu eri con loro, e lo stesso fece con le persone rubate alle loro vite in Africa e gettate negli inferni dei cristiani d'America. La causa di beatificazione di questo tuo amico è iniziata nel 2002, circa 500 anni dopo l'inizio della sua attività in America. 
Così devo ricordare che la tua Chiesa presente in India dovette subire feroci persecuzioni da parte della tua Chiesa presente in Portogallo e resa fanatica dal peccato della ipocrisia e falsità, oltre che dalle vittorie della nostra morte occidentale. Siamo tutte e tutti nate dall'iniquità; ma se sappiamo riconoscere la nostra nascita dal male della ribellione all'amore mite di D**, possiamo sperare nella certezza del perdono e aiutarti a tirar fuori ogni bellezza d'amore dalle nostre vite messe nelle "Barbiane" in cui la malizia umana e la santità sapiente di D** ci mandano. Amando.
ciao r

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