Dividere

e donare ciò che si è diviso è l'unica strada per moltiplicare e per crescere.
Gesù, con infinita delicatezza d'amore in questo brano di Giovanni dai un suggerimento di azione politica grande come l'amore di Dio che ti ispira.
Raddoppiamo gli "uomini" di cui scrive Giovanni: siamo davanti a diecimila persone che hanno fame, sicuramente. La cosa più saggia è dirgli di andare a procurarsi il cibo. La cosa più saggia. Ma tu non fai cose sagge, tu agisci in amore, e nell'amore Dio che riempie la tua carne, il tuo corpo e la tua vita. Allora fai la domanda che condiziona, da te e  dalla tua vita, tutte le nostre esistenze: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Il problema non è il miracolo che fai davanti a quelle diecimila persone iniziando da sei pani d'orzo e due pesci. Il miracolo vero è quello che tu fai dentro i nostri cuori e ai nostri cuori per farli diventare forza di vita e di amore. Dividendo quello che deve essere moltiplicato. Ascoltiamoti.
Gv 6,1-15
"Gesù passò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. 
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.".

Il nostro compito sei tu, Gesù, e il pane e i pesci che dobbiamo dividere sei sempre tu. In qualche mondo, da quando ti sei offerto al nostro bisogno d'amore e Dio ti ha resuscitato affinché il tuo nutrimento non venisse mai meno, noi abbiamo continuato ad offrirti a Dio Madre Padre e a dividerti, spezzandoti in innumerevoli modi e mondi, perché c'è fame di Dio Padre Madre e solo tu, con la tua carne e sangue risorti, puoi sfamare e dissetare questa fame e sete. Ma questa è la tua istruzione politica: dobbiamo dividerti e spezzarti, lasciando che sia tu a far crescere e a moltiplicare questo poco che dividiamo. Perché tu sei la vita che opera attraverso le nostre vite, per farci dono d'amore.
ciao r

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