Prima l'amore

e solo dopo i riti costruiti per controllare l'amore e farlo disciplinato all'umano.
L'amore di Dio è esuberante, non è mai fermo all'egoismo umano. Le religioni sono costruite per "controllare Dio", per piegarne l'amore ai "bisogni umani", a ciò che il nostro egoismo chiama "bisogno umano". Ma Dio s'è costruito il suo popolo per essere libero di amarlo come voleva, non per essere costretto a seguirne le miserie e violenze. A questo, invece, servono i digiuni e le preghiere connesse. 
A tener buono Dio, a calmarlo con offerte poco costose.
Ma Dio grida il suo disgusto con la voce di Isaia.
«
Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique,
togliere i legami del giogo,
rimandare liberi gli oppressi 
e spezzare ogni giogo?». (Isaia 58,6)
Gesù, tu vieni a portare amore, a regalarlo; tu sei lo Sposo venuto ad amarci fino al compimento dei secoli. Con te c'è amore, non religioni o digiuni. Con te c'è Dio che vive in noi. Nel suo Tempio preferito, le nostre carni e le nostre vite.
Ascoltiamo la tua voce.
Mt 9,14-15
"Si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».".

Poi l'abbiamo fatta una religione sul tuo nome. 
Anzi, ne abbiamo fatte più di una, e pure parecchio litigiose,  con grandi e violente contrapposizioni sui digiuni migliori, sui sacrifici più adatti alle varie circostanze, sui templi giusti da costruire per chiuderti lì dentro. 
Perché tu sei il Dio Umano, il paradosso stupendo di Dio che ci insegna l'amore che vuole fare con noi, e lo fa incarnandosi e perdendosi nella sua creatura, nella sua storia naturale e sociale: la tua carnalità, Gesù, nelle sue miserie e bellezze, ritrovandoti Dio unico e trino solo grazie a te come amore donato nella condivisione di una preghiera continua e incessante.
Quella preghiera che vive bene tra le stoviglie e le carpenterie da fare, nelle strade da percorrere, nelle persone da incontrare e aiutare. Essendo fiducia piena, consapevole, attenta, capace di vedere benissimo, da lontano e da vicino. Quello che hai appreso da Maria e Giuseppe, dalle loro vite di silenzio e carne, perché tuo Padre Altissimo "così" non sapeva insegnartele.
E l'hai fatto, e lo fai, ancora e sempre in mezzo a noi.
Per questo i digiuni li facciamo solo come preghiera d'amore e non come sacrificio perché ci manca lo Sposo. 
Tu non ci manchi, sei qui tra noi, e dividi tutto con noi.
Tutto l'amore che sei, mio Signore e mio Dio.
ciao r

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