La tua vita, Gesù,
è, quasi, normale.
Il quasi è solo perché qualcuno ti riconosce e loda Dio per te, ma senza sapere che cosa accadrà e in che senso tu sei il Messia di Israele, il figlio di David venuto a raccogliere il suo scettro di un regno "secondo il cuore di Dio".
Ma è proprio questa nascosta normalità, vista solo dai poveri, rivelata a chi è poco agli occhi del mondo e nel mondo, è questa normalità timorosa di essere normale e che fa tutto quello che bisogna fare per la Legge e l'Insegnamento di Dio, è questa normalità santa, proprio perché affidata alle libere azioni degli umani dentro la Volontà d'amare di Dio, è questa tua normalità straordinaria, Gesù, che oggi mi attira profondamente.
Ascoltiamo.
Lc 2,36-40
"[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzareth.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui".
Supponendo che Anna figlia di Fanuèle avesse ventiquattro anni quando gli muore il marito, è sessant'anni che vive nel Tempio di Gerusalemme, o nei dintorni dello stesso, di preghiere, azioni di onore al tempio e di elemosine dei sacerdoti.
Quanto di più umile e nascosto e povero si possa immaginare, con anche quel tanto di disprezzo che accompagna le donne che si fanno serve di compiti e ruoli orgogliosamente maschili, come le attività sacerdotali.
Ecco, Anna, dopo i pastori, dopo i Magi stranieri, poveri davanti a Dio anche se ricchi nel mondo, dopo Simeone, uomo pio e giusto, ma uno qualunque, senza ruoli a Gerusalemme, ecco ti riveli a un'altra persona inutile.
Cosa vuoi che contino le profezie di una vecchia beghina che ci tormenta tutti i giorni con le sue preghiere.
Ma questi sono gli eletti, questo è il "resto di Israele" che Tu, Altissimo Amore, scegli per farti ricco, ora che Ti sei impoverito perché hai mandato tuo figlio tra noi.
Ora che il Tuo Amarci è arrivato, nascosto agli occhi del mondo ma ben visibile agli sguardi di chi è povero del mondo e ricco solo di Te.
Così come dovremo essere noi, ciascuna e ciascuno di noi che segue tuo figlio, Gesù di Nàzareth, il Messia di Israele, la Tua Presenza e Tua Parola vivente qui tra noi oggi, sempre.
ciao r
Il quasi è solo perché qualcuno ti riconosce e loda Dio per te, ma senza sapere che cosa accadrà e in che senso tu sei il Messia di Israele, il figlio di David venuto a raccogliere il suo scettro di un regno "secondo il cuore di Dio".
Ma è proprio questa nascosta normalità, vista solo dai poveri, rivelata a chi è poco agli occhi del mondo e nel mondo, è questa normalità timorosa di essere normale e che fa tutto quello che bisogna fare per la Legge e l'Insegnamento di Dio, è questa normalità santa, proprio perché affidata alle libere azioni degli umani dentro la Volontà d'amare di Dio, è questa tua normalità straordinaria, Gesù, che oggi mi attira profondamente.
Ascoltiamo.
Lc 2,36-40
"[Maria e Giuseppe portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.] C’era una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzareth.
Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui".
Supponendo che Anna figlia di Fanuèle avesse ventiquattro anni quando gli muore il marito, è sessant'anni che vive nel Tempio di Gerusalemme, o nei dintorni dello stesso, di preghiere, azioni di onore al tempio e di elemosine dei sacerdoti.
Quanto di più umile e nascosto e povero si possa immaginare, con anche quel tanto di disprezzo che accompagna le donne che si fanno serve di compiti e ruoli orgogliosamente maschili, come le attività sacerdotali.
Ecco, Anna, dopo i pastori, dopo i Magi stranieri, poveri davanti a Dio anche se ricchi nel mondo, dopo Simeone, uomo pio e giusto, ma uno qualunque, senza ruoli a Gerusalemme, ecco ti riveli a un'altra persona inutile.
Cosa vuoi che contino le profezie di una vecchia beghina che ci tormenta tutti i giorni con le sue preghiere.
Ma questi sono gli eletti, questo è il "resto di Israele" che Tu, Altissimo Amore, scegli per farti ricco, ora che Ti sei impoverito perché hai mandato tuo figlio tra noi.
Ora che il Tuo Amarci è arrivato, nascosto agli occhi del mondo ma ben visibile agli sguardi di chi è povero del mondo e ricco solo di Te.
Così come dovremo essere noi, ciascuna e ciascuno di noi che segue tuo figlio, Gesù di Nàzareth, il Messia di Israele, la Tua Presenza e Tua Parola vivente qui tra noi oggi, sempre.
ciao r
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