Essere volontà di Dio è

amare, solo amare, sempre amare.
Zaccaria si fa docile all'amore e suo figlio si chiamerà come vuole Dio e non come vuole l'orgoglio maschile e patriarcale del suo clan. Ci sono voluti nove mesi di silenzio, ma infine Zaccaria a capito e ora parla solo per lodare e benedire Dio, con tutte le parole che conosce.
Ma c'è un'altra protagonista di questo brano, ed è Elisabetta, che ha già salutato l'arrivo del suo Dio nel ventre di sua cugina: «A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?» (Lc 1,43). 
Elisabetta con la sua maternità fuori tempo, donata a questo figlio che non le appartiene, ma che custodirà per quel dono di Dio che è, a lei, a Zaccaria, a Israele, a noi.
L'amore, appunto.
Lc 1,57-66
"Per Elisabetta si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei.
Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa. Ma sua madre intervenne: «No, si chiamerà Giovanni». Le dissero: «Non c’è nessuno della tua parentela che si chiami con questo nome».
Allora domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: «Giovanni è il suo nome». Tutti furono meravigliati. All'istante gli si aprì la bocca e gli si sciolse la lingua, e parlava benedicendo Dio.
Tutti i loro vicini furono presi da timore, e per tutta la regione montuosa della Giudea si discorreva di tutte queste cose. Tutti coloro che le udivano, le custodivano in cuor loro, dicendo: «Che sarà mai questo bambino?». E davvero la mano del Signore era con lui".

Sapere il nome è dire l'origine, e il senso della vita. 
Per questo i nomi vengono tramandati di padre in figlio, di madre in figlia. Perché se hai un o una discendente con il tuo nome, la tua eternità è garantita. Sicura nei secoli.
Ma Dio ha altri progetti, in questo caso, e il nome del bambino è quello che ricorda chi è Dio: Chi ha avuto misericordia, Chi ha amato e ama.
Giovanni è il precursore di Chi è amato da Dio sopra ogni altro essere. Di quel Gesù di Nazareth con cui si completa il Disegno di salvezza che Dio ha costruito e disegnato nel Mondo con le nostre vite, partendo da Israele, la Sua parte di eredità, la Sua Vigna preferita.
L'Amore, appunto.
ciao r

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