Amare è la relazione

tra Dio e l'umano, come ci spiega Giovanni, l'apostolo che Gesù amava.
Ma Dio fa differenze nell'amore?
Ma certo! Tutta la Bibbia è un continuo spiegare che Dio ci ama una a uno e che, quindi, fa grandi differenze tra noi. 
Ci ama nelle nostre libertà di farci amare e di amare, rispettando le nostre complicazioni e le nostre difficoltà, aiutandoci a crescere, una a uno, finché non diventiamo capaci di amare e lasciarci amare come preferisce Lei, il Dio che è fatto solo d'amore, forte, potente e tenero all'infinito.
Questo ci racconta il Vangelo di oggi, che va ascoltato come la narrazione di un corteggiamento, che la Potenza fa ai suoi amanti, contemporaneamente, una a uno,
Ascoltiamolo
Gv 20,2-8
"Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala corse e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette".

Una situazione, tre reazioni diverse, tre modi diversi di fare esperienza della Presenza di Dio, segnalata in modo forte ai nostri cuori da un'assenza.
Gesù è morto, c'è il suo cadavere, possiamo andare a celebrarlo e a viverne e tutelarne la memoria, così duramente ferita e oltraggiata. Certo, ora abbiamo paura, e siamo tristi, ma ci passerà.
Poi arriva Maria di Màgdala a dire che Gesù è scomparso, che il cadavere non c'è più, il sepolcro è vuoto.
Da questo annuncio di una donna, e dal successivo della stessa donna, che Gesù è risorto ed è vivente alla destra di Dio, parte tutto il messaggio cristiano, dove la cosa che conta sono le differenze di comprensione, reazione e partecipazione fra i tre protagonisti della narrazione.
Cristo si manifesta come amore a ciascuna di noi, e ci canta una melodia che è fatta solo per noi.
A noi scambiarci l'un l'altra questa esperienza di Dio e viverle in comunione. A noi fare, di queste esperienze d'amore, comunità e vita.
Perché anche a noi, amate da Dio, spetta di amare.
ciao r

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