Seguirti, Gesù,

è pregare sempre, senza interruzione. In amore
Non ci sono dubbi a seguirti, Gesù; né qui in Matteo e neppure in Giovanni, che racconta lo stesso episodio di innamoramento in modo un poco diverso. Ma neppure per noi, se appena siamo capaci di vederti e sentirti nella catena di sequele che sono i quattro vangeli pieni della tua presenza. 
Perché ascoltarti e vederti era ed è l'esperienza radicale.
Vederti vuol dire innamorarsi di te, farsi prendere dalla presenza di questo Amore Dio Padre e Madre che tu regali a piene mani con la tua parola, ma anche solo con la tua presenza fisica. E ti hanno seguito.
Ma cosa ha voluto dire, per loro, e cosa significa, per noi, seguirti?
Ascoltiamo Matteo che ci indica la tua bellezza.

Mt 4,18-22 
«Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. 
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono».
Il Re chiama suoi guerrieri i migliori tra i suoi sudditi e costoro, innamorati della bellezza del loro Re, lo seguono subito, abbandonando la loro precedente vita.
La solennità della chiamata in Matteo risponde a un'attesa del Messia che lo vede, innanzitutto, come re temporale di Israele e suo riscatto, definitivo, nel mondo. 
Ma tu non sei quel re. 
Allora a fare cosa chiami Andrea e Simone, Giovanni e Giacomo, e poi tutti gli altri e le altre fino alla fine dei secoli dietro a te, a seguirti e ascoltarti?
Lo dici: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini».
Ci chiami a essere tuoi testimoni nel mondo. A dare al mondo, gratuitamente e liberamente, la bellezza della tua parola che libera e salva. 
Cioè ci chiami a pregare sempre, ininterrottamente, perché diventiamo nelle nostre carni e vite "casa di Dio", Suo tempio di carne dove lo Spirito Santo dimora e da dove agisce.
Perché chiami ciascuna di noi a esserti amica come lo è stato Andrea. Per pescare umani con le reti della preghiera.
ciao r

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