La forza e l'energia dell'amore

sei tu, Gesù di Nazareth, parola e vita di Dio tra di noi.
 
Che cosa hai fatto? 
La scelta degli apostoli, di questi discepoli che ti seguono più da vicino e con cui ti chiami amico, è presente in tutti i vangeli ed ha, in tutti, compreso Giovanni, lo stesso significato: chiami Israele attorno a te, in tutte quelle dodici tribù, che al tuo tempo non c'erano perché di Israele del patto erano rimaste solo le tribù di Giuda, Beniamino e Levi, l'unica sacerdotale, investita dei compiti del culto a Dio. 
Tu vuoi Israele, tutta Israele attorno a te, anche le tribù perdute, perché è giunto il Messia, il re di Israele che restaura il regno di Davide e lo apre a tutte le genti. 
Questo sei chiamato a fare, ma facendo così fai anche altro.
Ascoltiamoti.
Lc 6,12-19
"In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che guariva tutti".
Il primo elemento è la preghiera.
Per te, Gesù, preghiera è il rapporto diretto e intimo con Dio, quel Dio che chiami Padre e che è dentro e partecipe attivo della tua vita e delle tue scelte.
Sono certo che è così che lo consulti, lo ringrazi, lo ascolti, chiedi amore e dai amore.
Ci metti tutta la notte, ma è l'intera tua vita che testimonia la forza presente di questo amore intimo e attivo tra te e Dio, che chiami tuo Padre e ci regali come Genitore.
Poi arriva il giorno e agisci, scegli.
"In quei giorni Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli".
Il secondo elemento è la folla.
Non siete soli. Ci sono i tuoi discepoli, tutti quelli che ti seguono e che sono molti di più di questi dodici maschi. Tra i tuoi discepoli ci sono molte donne che qui non compaiono.
Davanti e insieme, in qualche modo, ai tuoi discepoli scegli gli apostoli per dare loro il compito di testimonianza. 
Perché facciano vedere di essere loro tutta Israele, alla cui liberazione in Dio e davanti a tutte le genti tu sei venuto tra di noi, come uno di noi.
Quindi, oltre al gruppo folto delle persone che ti seguono, appunto c'è tanta altra gente.
"C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti".
Li scegli per inviarli a tua testimonianza, per farci vedere che è questo il culto a Dio che ci chiedi: testimoniare te, Gesù di Nazareth, Messia di Israele e figlio di Dio, suo Amato, il più Amato, testimoniare che sei venuto a liberare Israele, tutta l'Israele della chiamata e non solo il suo resto, e a instaurare tra di noi il regno dei cieli come Presenza attiva di Dio nelle nostre vite, non come potere politico.
Per testimoniarlo davanti a Israele e davanti alle genti (scrivere "dal litorale di Tiro e di Sidòne" significa scrivere "dal mondo", perché quei porti erano frequentati dal mondo, appunto, come uno dei luoghi di traffici mercantili più importanti del Mediterraneo, dell'Eurasia, dell'Oceano Indiano).
A questo compito di testimonianza siamo chiamati tutti, non solo gli apostoli e i loro discendenti. Non c'è clero nelle tue scelte, Gesù, solo la chiamata per nome a vivere più intensamente la tua presenza tra di noi come Presenza di Dio e sua libertà di agire in amore. 
Perché, Gesù, ai tuoi tempi come oggi, tutti noi sappiamo che da te esce "una forza che guariva tutti": la possibilità di amare ed essere amati che già da subito ci restituisce l'amore Dio, come sua figliolanza ed eterna gioia di amare.
ciao r

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