Fare frutti è amare, sempre,


qualsiasi cosa succeda, a me, attorno a me, insieme e contro ciò che faccio io.
Bisogna amare, sempre, e dare frutto. 
Dio ci vuole per raccogliere da noi frutti d'amore e i frutti d'amore dipendono da noi, da lavoro che facciamo reciprocamente su di noi e lasciamo fare a te, Signore Gesù, la Presenza e la Parola con cui miglioriamo le nostre capacità di amare, affidandoci sempre più al Signore, Dio Genitore, il tuo papà e mamma, Gesù mio, cui ti affidi con semplicità di vita. A cui ci affidi, perché non perdi mai nessuno di chi ti è stato dato, neanche se veniamo travolte dalla casualità dell'accadere o dalla malizia della malvagità umana. 
Il nostro compito è sempre amare, dare frutti d'amore senza rendere inutile il tuo lavoro.
Ascoltiamoti.
Lc 13, 1-9
"In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subìto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». 
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».".
Gesù, ci ammonisci che la morte di cui ci dobbiamo preoccupare è quella davanti a Dio, non quella davanti agli uomini. Certo, la malizia umana, la sua violenza arbitraria di potere, uccide essere umani. Contro questo arbitrio malvagio, sempre nell'amore, e anche per il Pilato in turno di massacro, dobbiamo agire, dobbiamo essere, non parlare, contro l'omicidio e il massacro di persone e creature, pacifiche e meno pacifiche. 
Senza chiacchierare inutilmente e agendo in amore.
Nell'amore dobbiamo preoccuparci, Gesù, di dare frutto, perché tu, passandoci vicino, abbia voglia di raccogliere uno dei nostri fichi più belli e gustartelo con gioia. 
Perché se non diamo frutto veniamo sradicati e messi nel fuoco. Ma per dare frutto dobbiamo lasciarci lavorare da te.
«Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai». 
Tu pensi sempre che possiamo portare frutti d'amore se amiamo a fatti e non a parole di pettegolezzo e di chiacchiera verbale. Aiutaci a essere così,  talmente ricchi di frutti che chiunque ne possa godere, e sopratutto tu, che sei Amore e Signore di ogni amore.
ciao r

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