La parte migliore

è il silenzio che accoglie Dio tra i rumori del mondo.
Oggi il tema è Gesù e le donne.
No, il tema è il silenzio. 
No, il tema è la vita contemplativa. 
No, il tema sono i nostri conflitti e Gesù. 
No, il tema è...
Sì, Gesù, innanzitutto leggiamo la tua voce che ci parla.
Lc 10,36-42
"Mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta»
.".

Innanzitutto, Gesù Sposo, che cosa ti salta in testa di andare ospite "di una donna di nome Marta"? 
I rabbi seri, i maestri per bene, non hanno rapporti così personali con le donne. 
Se ti fai ospitare in casa di una donna, senza la mediazione di un marito o di un padre, beh, allora forse sono nel vero quelli che ci ricordano che dalla Galilea non può venire mai niente di buono (Gv 1,46).
Lasciamo stare, ci sei simpatico anche perché sei strano e tratti le donne come tratti noi uomini. 
Le donne, si sa, non sono uomini ed è per questo che devono essere tenute  a bada. 
Ma la seconda cosa è pure peggiore, Gesù, scusa se te lo faccio notare.
Quella Maria, la sorella, lì, messa ai tuoi piedi, guarda, Gesù, è proprio scandalosa, ci offende e sembra che pretenda da te chissà che cosa. 
Non deve stare lì. 
Innanzitutto non può ascoltarti, ma se proprio ti vuole ascoltare non glielo proibisce nessuno, ma lo faccia mentre lavora per te e per noi. 
Non può far tutto Marta, non deve fare tutto Marta, Gesù, lo sai.

Diglielo. Falla alzare. 
Ecco, rispondi, da vero Maestro in Israele: 
«Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Tu non intervieni direttamente nei nostri conflitti, e lo rivendichi a voce alta (Lc 12,13-14), ma ci suggerisci una strada per conoscere, condividere, accogliere, gestire i nostri conflitti.
Scegliere la "parte migliore".
Ma qual'è o che cosa è o chi è questa "parte migliore" che non ci verrà mai tolta?
Sei tu, l'amore che vince perdendo, l'amore che si afferma a voce bassa e con umiltà, l'amore che libera solo grazie alla verità. 
La "parte migliore" non è solo ascoltarti, ma dividere i "molti servizi" e distribuirli, e ridurli all'essenziale, in modo che tutte e tutti possiamo ascoltarti e, quindi, donarti reciprocamente le une alle altre, agli altri.
La "parte migliore" sei tu che mi ami e mi fai amare. 
ciao r 


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