La scelta:

ovvero amare, come mi ami tu, Signore mio Dio.
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi».
Così dici al centro di questa porzione del tuo bellissimo ultimo discorso ai tuoi amici, prima della tua Gloria nell'Amore.

Tu sei la pace, ma non quella del mondo.
La pace del mondo è "la guerra condotta con altri mezzi", la tua pace è "la scelta".
Sei tu la scelta. 
Questa scelta è l'oggetto del tuo discorso e lo regge in tutte le sue parti, questa scelta è la tua vita stessa nel suo essere spesa per gli altri, per fare e diffondere l'amore. La tua scelta è amare e, quindi, fare pace.
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».
La scelta è proprio essere la tua pace, perché vivendo la tua parola si diventa  "abitazione di Dio" e dimora della sua azione nel mondo. Quindi cessa ogni timore, salvo quello per la grandezza del Dio che ci abita.
Ascoltiamoti e riceviamo la tua pace, per darla ovunque attorno a noi.

Gv 14,23-29
«Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: “Vado e tornerò da voi”. Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate
».

Ma c'è un'altra cosa che mi suona dentro con insistenza.
«Se mi amaste, vi rallegrereste che io vado al Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto ora, prima che avvenga, perché, quando avverrà, voi crediate».
Tu sei la pace e l'amare, la scelta di amare nella pace, ma anche ferendo e ferendosi, perché amare significa anche correggersi, aiutarsi, fermarsi e accogliere ogni straniera e ogni nemico si rivolga a noi.
La tua pace è la scelta più dinamica e attiva che un essere umano possa desiderare e si basa, e produce, pace nell'amare e nell'amarsi.
Perché ogni timore scompare se Dio abita in noi.
Questo Dio di cui sei parte, in quanto figlio, e che, come Padre, è "più grande di te". 
Ma che cos'è questa maggiore grandezza del Padre?
Non ho risposte, Gesù, neanche domande. 
Ma questa tua parola risuona forte nel mio cuore e dovevo scriverlo, perché questa "maggiore grandezza" del Padre è il nodo del vostro amarvi. 
Quello Spirito Santo che viene e ci insegna tutto e ci ricorda quello che hai detto e fatto qui tra noi.
Il Paràclito, che ci ricorda come la scelta di Dio Potenza sia amare. Amare me, proprio me, per cui tu sei nato, vissuto e morto in Croce. E risorto nella tua carne umana e animale con cui stai presso a quel Dio, tuo Padre, «più grande di te». 
ciao r

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