La gloria dell'amare


è il Tuo nome più vero, mio Dio. 

 

C'è da tremare per quello che ci dici oggi, Gesù: 
«
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Ascoltiamoti, con timore e tremore, con gioia. 

 

Gv 13,31-35

“Quando Giuda fu uscito [dal cenacolo], Gesù disse: «Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri
».”.

Da che cosa ci riconoscono?

Dal tempio di san Pietro in Roma, la cui magnificenza supera, sono convinto, quella del tempio di Erode nella Gerusalemme del tuo tempo, Gesù?

O dalla memoria e dalla vita, presente nel tuo sorriso, Gesù, del tuo piccolo fratello Mauricio Silva, scomparso e assassinato brutalmente dai diavoli assassini della giunta militare del generale Videla, questo diavolo traditore che non ha mai smesso di fare l’Eucaristia e di comunicarsi con te?

Dalla fedeltà alle tue parole? Da quell’atteggiamento teoretico che molti chiamano “ortodossia”, o da quell’altro atteggiamento, molto simile, che sempre molti, e spesso gli stessi, chiamano “eresia”?

Dal Vescovo di Roma?

Questo tuo vangelo di oggi, 5° domenica di Pasqua 2019, è così difficile e duro che mi viene voglia di farmi un giro ad ascoltare spiegazioni e omelie, restando ammirato di ciò che ascolto; sperando che questa povera risonanza non risulti troppo storta – ma sono pieno di ferite e fratture, qualche stonatura c’è di sicuro. Anche se tu mi suoni con una eleganza meravigliosa, Amico mio.

Giuda esce a fare quel che ha deciso, ed era notte.

Ma proprio quella notte è la tua gloria. La gloria di Dio.

«Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito».

Lo stremo di ogni orizzonte dell’amare è Dio che muore per mano di quell’umano che viene salvato da quel Dio che sta uccidendo e gli muore davanti. Signore perdona la mia presenza nella tua gloria, in questa tua gloria, ma mi hai salvato tu, mi hai preso sulle tue spalle e mi hai riportato a casa. Ora ci sto benissimo con te, e mi basta guardarti ogni tanto, per essere felice. Mi basta sentire il tuo odore. Il tuo odore di pecora.

Santo odore di pecora.

 

Ma non ti fermi qui.

«Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri».

Devo amare Jorge Rafael Videla, e lo devo amare come lo hai amato tu e mentre uccide, in uno dei modi stupidi e orrendi che ha usato, il tuo piccolo fratello Mauricio Silva, o mentre fa le cose ignobili che ha fatto contro madri e donne colpevoli solo di voler vivere.

Devo amare come te, Gesù, anche se so che mi è impossibile.

Ma so che a te, a te Figlio di Dio che ora sei “la Sua Destra”, nulla è impossibile.

Se mi svuoto di me stesso e lascio spazio a te e al tuo santo e forte odore di pecora, nulla sarà impossibile anche a me.

Aiutaci, Gesù, a essere come te.


Ciao r


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