Sei il Dio della vita

sei il Dio dell'amore.

In questo tuo vangelo sembri minacciare, Gesù.
Ma non è così. Stai solo chiarendo qual’è l’unica condizione per accedere a Dio, alla somma divinità dell’amore che vive in tutta l'immensità dell’esistere.

Le tue parole sono luce e sostanza di questo amore, e ne sono anche le ombre di tenerezza.

Sei diretto, Gesù amore: «se non vi convertite».
Così ci ricordi e ci chiedi, nello stesso momento, che se non cambiamo atteggiamento verso la vita, verso la grandezza dell'esistere e tutti i suoi amori, la nostra sorte non sarà diversa da quella di chi ignora l'amore.

Ascoltiamoti.

Lc 23,1-9
"Si presentarono alcuni a riferire a Gesù il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
".

 

Gesù, chi viene a cercarti vuole conferme.  

Vuol sentirti dire quello che già pensano: chi muore per violenza o per qualcosa che succede per caso o per disgrazia è colpevole di qualcosa, si è meritato la sorte amara che l'ha colpito.

Ma tu sei netto e smentisci completamente questa ipotesi: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Che cosa stai dicendo, Gesù? Che cosa significa "convertirsi", in questa tua parola così dura?
Cos'è questa "conversione" che proclami fin dall'inizio della tua vita pubblica? (Mc 1,15 oppure Mt 4,17)
La conversione è l'essenza stessa del tuo compito, perché bisogna convertirsi per accogliere il regno che arriva (Lc 4,43-44) ed è proprio questa nostra conversione la tua "bella e buona notizia".

 

Ci aiuti a capire con l'esempio del fico, dove anche qui la durezza delle parole ci riempie di felicità se riusciamo ad ascoltiamo quest'ombra d'amore che ci porgi per farci felici.

«Un tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo. Tàglialo dunque! Perché deve sfruttare il terreno?”. Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno, finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime. Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».

La conversione è fare ciò che ti viene facile fare. Se sei un albero di fichi ti viene facile fare fichi. Se non ne fai è perché c'è qualche problema. Se non facciamo fichi non serviamo in quanto albero di fichi. 

Ma tu sei il contadino che dice al padrone di fargli lavorare ancora per un anno l'albero, zappando bene la terra, dando acqua e concime.

Ma qual'è la cosa che ci viene facile, come vien facile a un albero di fichi fare fichi?

Amare.

Gesù, guarda tutte le persone attorno a me che amano, guarda e gusta i frutti belli che ti danno perché tu possa portarli all'Unico Orizzonte degli eventi dell'Amare: quel Dio Padre e Madre affamato d'amore e della sua nutriente dolcezza da gustare all'ombra bella dell'albero di fichi che la sua Grandezza d'amore ha fatto nascere e che il tuo Lavoro d'Amore, Gesù, coltiva e fa prosperare.

Aiutaci a essere frutti.


ciao r

 


 

 

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