Lo spazio-tempo è di Dio

 ogni vita è Sua.

Che cosa possiamo pregare, Gesù, cosa dobbiamo pregare davanti a questo tuo Vangelo, di fronte a questa tua bella notizia?

In un punto ho trovato una nota che suona bene al mio cuore: «Dalla pianta di fico imparate la parabola».
Siamo nella vita, nel dispiegarsi del tempo, dello spazio-tempo, e qui viviamo. Dobbiamo capire, sentire, leggere ciò che avviene attorno a noi e in noi, per poter essere davvero fedeli all'amore cui siamo stati consegnati. Da quello che succede attorno a noi e in noi impariamo, con mitezza e umiltà di cuore, a vedere Dio e il suo arrivo.
Aspettiamo di vedere i germogli crescere e le prime foglie spuntare. Senza pensare che dipenda da noi, perché da noi dipende solo l'aiuto alla vita. La fonte che consente la vita e la crescita del fico non è nostra. Perché è di Dio, la Potenza.

Gesù, qui ci parli della Potenza che torna a vivere nel mondo come giustizia, e come amore.
Amore vivo nell'annuncio del tuo ritorno, Sposo e Re d'amore.

Ascoltiamoti, leggendo Marco.



  Mc 13,24-32

«In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà,
la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte.

Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi con grande potenza e gloria. Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo.
Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Così anche voi: quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte.
In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.
Quanto però a quel giorno o a quell’ora, nessuno lo sa, né gli angeli nel cielo né il Figlio, eccetto il Padre
».

Dai profeti (Amos, Isaia, Daniele) riprendi una serie di immagini tradizionali. La Venuta di Dio come Potenza che distrugge, definitivamente, le azioni del Male, della negazione dell'amore.

 Ma queste immagini tradizionali le centri, le organizzi, attorno al Figlio dell'uomo, immagine di Daniele che tu hai usato per definire te stesso nei termini della tua relazione intima con quel Dio che chiami Padre e descrivi come Madre. Per cui quella "fine catastrofica" dello spazio-tempo è costruita da te attorno al tuo ritorno:
«
Egli manderà gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo».

Raduni le tue amiche e i tuoi amici, chi tu hai scelto e voluto per accompagnarti con le loro vite fino al tuo ritorno d'amore. Quelle persone, corpi carni e cuori, che sono state attente ai germogli del fico e ne hanno aiutato la crescita. Senza pretendere che fossero merito solo loro i fichi che poi arrivavano. Senza tenerseli solo per sé.

 Se la prima nota è l'attesa del tuo ritorno, fatta e costruita con le piccole attenzioni a queste vite in cui siamo immersi e che non ci appartengono, e per cui siamo tuoi eletti solo se sappiamo curare e aiutare la crescita e la felicità di queste vite in cui viviamo, la seconda nota che ho sentito nasce da un'armonia dissonante con questa prima nota.

«In verità io vi dico: non passerà questa generazione prima che tutto questo avvenga. Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno».

La seconda parte di questa frase è molto nota, la prima un poco meno. Forse perchè ci sembra che "questa generazione (γενεὰ αὕτη)" sia ben passata e le tue parole non si sono avverate. Quindi, se siamo ben convinti che "il cielo e la terra passeranno" siamo anche confusamente e contradditoriamente convinti che anche le tue parole sono già passate. Sono convinto di no. Perché ho sempre pensato che "questa generazione (γενεὰ αὕτη)" sia quella degli umani, che si pretendono sovrani del mondo e arbitri di se stessi e di tutte le vite che li circondano, in cui sono immersi e da cui e di cui vivono.

Le tue parole restano, perché tu resti, nel tuo amore vivente. Qui tra noi ci sei sempre tu che agisci e aiuti con la forza del tuo amore, che è riassunta e concentrata in queste tue parole che restano perché sono la Parola di Dio.

Che venga la Fine, che arrivi l'Inizio, che Dio entri nei nostri occhi e nelle nostre carni con tutta la Potenza del suo Essere Amore, ecco, questa è la serie di tradizioni che stiamo iniziando a capire come presenza sfolgorante di Dio nell'umiltà della sua terra, fecondata dal tuo sangue, Gesù, e dal nostro così abbondantemente e poveramente sparso insieme al tuo.

Vieni, Gesù, vieni fonte e gioia di ogni amore.

ciao r

 



 

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