L’unica Tua spada è l’amore


con cui ci conosci, Signore, e grazie alla forza di questo tuo amore siamo sempre nudi e poveri, di fronte a te, Signore della vita.

Signore, 

Tu ci scopri e ami con tutta la potenza infinita del tuo amarci e ci vivi con tutta l’interminata e interminabile tua capacità d’amore.

Eppure possiamo anche nasconderci al tuo sguardo, e costringerti a chiamarci per nome e a chiederci dove siamo.

Infatti è questo nostro arbitrio il male che opprime il mondo e noi, questo è il diavolo che ci divide: la scelta della morte contro la vita, della schiavitù contro la libertà, della tristezza cupa contro la felicità allegra. La scelta di mammona e degli idoli delle ricchezze umane e terrene contro Te, Signore, e le tue infinite povertà piene di ogni vita e di ogni amore.

Così per sceglierti sempre, Signore Dio, per volerti ogni giorno della nostra vita dobbiamo ascoltare profondamente Gesù, il tuo amore diletto, il tuo Figlio amato, lui che con la tua Parola ci penetra fino alla connessione tra Spirito, carne e cuore.

Nel nostro profondo, lì, dove Tu vivi e ci vivi.

Amen amen.

Ebrei 4,12-13

La parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore.
Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto
”.

Mc 10,17-30

Mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio».
Pietro allora prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».


«Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?».
Iniziamo con una domanda ipocrita, Gesù, cui tu rispondi con durezza. La domanda ipocrita perché sappiamo benissimo che cosa dobbiamo fare per avere la vita eterna. Così la tua risposta è dura, e inizia escludendo i complimenti, che a nulla servono se non a imbrogliare.
«
Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Dei famosi dodici comandamenti ne ricordi solo sei, gli essenziali, quelli richiesti e rispettati in tutte le popolazioni della Terra, in tutti i tempi. 

La tua risposta ci mette nudi davanti a te, scoperti nelle nostre vanità. Magari abbiamo sperato in qualche complimento. Ma tu non fai e non accetti complimenti.
Non sappiamo che cosa dire e facciamo silenzio, ammettendo solo il minimo: «
Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza».
Ma ora ci sei tu e mi sono innamorato di te, questa è la frase non detta che non riusciamo a dire.

"Gesù, che cosa posso fare per amarti? e per farmi amare da te? e per amarci insieme?".

Tu, Gesù, ci guardi, sorridi del nostro imbarazzo e ci ami. E ci dai una risposta tenerissima e semplice. 

«Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!».

A questo punto, Gesù, le nostre strade si differenziano e ciascuna e ciascuno di noi, creature umane, ti ha risposto a modo suo, cercando di vivere nella sua vita questa tua richiesta. Con tutte le glosse, le note, le eccezioni, i se e i ma, i forse, i purché e i tuttavia che siamo capaci di aggiungere alla semplicità della tua indicazione.

Perché è vero: dobbiamo vendere la nostra vita, perderla e darla ai poveri, se vogliamo vivere con te da amanti innamorati.

Ma come farlo è la scelta di ogni giorno.

Perché ogni giorno siamo davanti al fascino contorto e malato della ricchezza e ogni giorno dobbiamo "vendere quello che abbiamo" per darlo ai poveri e seguirti in amore.

E solo se facciamo così ogni giorno e ogni giorno scegliamo la povertà in tutti i suoi aspetti possiamo accogliere, come rivolta anche a noi, la bellissima risposta che dai a Pietro.

«In verità io vi dico: non c’è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi per causa mia e per causa del Vangelo, che non riceva già ora, in questo tempo, cento volte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e la vita eterna nel tempo che verrà».

 Per questo l'unica vera preghiera di chi ti ama è quella di aiutarci a scegliere la povertà: l'unico altare e l'unico talamo dove il nostro amore può vivere, unendoci sempre a te, Gesù, nostro... mio amore e mio Dio.

Felicità vivente e povera, libertà amante e piena di vite oltre ogni nostra immaginazione e pensiero.

Gesù, amore mio, mio Sposo.

ciao r


 

 

 

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