Sapere il meglio ma fare il bene, questo è


seguire Gesù di Nazareth e, quindi, amare Dio.

Che cosa è meglio? Dio o l'inferno? Rispondiamo Dio? Sembra l'unica risposta possibile e chiunque dovrebbe essere d'accordo. Purché si sappia che "inferno" è la «
Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue», il luogo della sofferenza e del rimorso che non ha tregua.
Sappiamo vedere ciò che è meglio, sappiamo descriverlo per sommi capi. Ma non lo amiamo. Scegliamo Dio, in teoria. E allora perché, in pratica facciamo Geenna, perché facciamo l'inferno tutti i giorni della vita?

Perché vediamo e non facciamo?

Aiutaci, Gesù.

Mc 9,38-43.45.47-48

Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.
Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue»
.”.

Che cosa significa "fare il bene"?

Fare la volontà di Dio, rispondi tu, Gesù.
Già, e come faccio, Gesù mio, a capire che cosa è la "volontà di Dio" tra A, M ed S? Come posso fare, ogni giorno della mia vita, quel "meglio" che vedo ma non so costruire ogni mio giorno di scelte e di errori? Nel vangelo di domani ci dai qualche indicazione.

«Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi»

La prima indicazione è molto netta: non c'è nessuna esclusiva nel "fare miracoli" nel tuo nome, Gesù.
Chiunque può essere in grado di "agire nel tuo nome", anche se non è dei nostri e pure se non ha fatto tutti gli studi "canonici" e non è stato ordinato secondo i "santi crismi". Chi non è contro di te è per te. Cioè per noi, e per le nostre comunità vive nel tuo nome.
Per te, Gesù, non c'è solo "una" gerarchia autorizzata e solo quella può agire a tuo nome.
Tu, il tuo Spirito, sei libero di muoverti come vuoi e dove vuoi. Dove trovi spazio di vita e non soffocanti rigidità di regole, etiche e disetiche.

La seconda indicazione è pure più netta, se possibile. Per te, Gesù, si tratta di essere generosi, insieme attenti nella nostra generosità e distratti.

«Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa». 

"Chiunque vi darà", anche qui non c'è regola di contenimento. "Chiunque" è una indicazione senza confini e senza prudenze. Senza giudizi.
Se è "lui" a darmi un bicchier d'acqua lo rifiuterò, perché una persona come "lui" non può fare cose buone. Peggio se è "lei". Da lei nulla di nulla.

Nessuna prudenza. Mi danno un bicchier d'acqua per la mia sete. Chi me l'ha dato non perderà la sua ricompensa, anche se - secondo la mia etica umana così ricca di geenna e di inferno - è una persona cattiva. Accetto il bene da chiunque arrivi, sapendo che tu aiuti quel bene che arriva.

Ma anche io, nel dare acqua intorno a me a chi ne ha bisogno, devo agire allo stesso modo. Non fare riserve, non detenere controlli.
"Solo a chi se lo merita", "solo a chi è dei nostri", "solo se viene in chiesa la domenica", "solo se è biondo con gli occhi azzurri", "solo se è nero con gli occhi neri", "solo se è italiano almeno dai trisnonni e lo può dimostrare", "solo se..." e così via continuando a inventarsi specifiche e scelte razziste. Contro di te, Gesù mio. Sempre contro di te.

La terza indicazione è la più netta e dura.

«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala». 

La terza indicazione è di non scandalizzare mai, in nessun caso, ma sopratutto in nome e per conto tuo, Gesù, e quindi contro di te, Amore di Dio e Cristo di Dio. Suo Figlio diletto e amato.

Ma cosa significa, Scandalizzare?

Scandalizzare viene dal greco "skándalon", che è una parola che indica un "ostacolo" o una "insidia".
Allora in questo brano del tuo Vangelo, Gesù, scandalizzare può significare soltanto l'azione di mettere ostacoli e insidie contro l'amore di Dio, cioè contro di te, Gesù di Nazareth, Suo Cristo e Suo Figlio.

Qualsiasi cosa può fare scandalo, impossibile fare esempi.
Eppure due cose posso dirle, Gesù mio.

Un prete che abusa sessualmente di bambini o di subordinati fa scandalo, fa ostacolo al tuo amore e tende insidie a chi vuole arrivare a conoscerti per amarti.
Scrivo solo dell'azione in sé, Gesù, senza condannare nessuno, senza voler condannare nessuno. Fa scandalo farlo, sempre e semplicemente. Perché non è mai consenziente. E non è mai "amore", perché non è libero.

Ma anche un vescovo che parla contro un papa, in termini di pettegolezzi e di insulti, scandalizza. Tende insidie a chi vuole conoscerti e amarti, Gesù. Ci sono molti modi per opporsi a delle decisioni reputate non valide.
La Fraternità sacerdotale san Pio X ne ha fatto vedere uno.

Non bisogna mai scandalizzare:«Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che...». Casomai, quando qualcosa appare irreversibile, andarsene, senza condannare e senza giudicare.
Sempre e solo fidando in te, Gesù mio, e nel fatto evangelico che tu non hai "canali autorizzati e unici" che possono "fare miracoli" nel tuo nome.
Ma ciascuna di noi può fare il bene tra noi, con te e nel tuo Nome.

Per l'Amore di Dio che tu sei.

ciao r


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