Lo scandalo di Dio

è l'amore, vissuto oltre il concepibile.

Questa XX domenica del Tempo Ordinario, Gesù Sposo, ci porta nel cuore della tua vita e del tuo messaggio d'amore.
E ci fa vedere con quanta umile potenza e semplice amore Dio ci provoca all'amore, ci sfida ad amarlo andando oltre ogni convinzione umana. Non contro, oltre.

Mettendoci già adesso, con questa carne e questo sangue, là dove i nostri corpi diventano te. Dio Eterno e Santo.

Ascoltiamoti, Gesù, santa e libera parola di Dio. Suo regno.

Gv 6,51-58
"Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
".

Diciamoci la verità, Gesù.
Questa parola non è "dura", è tagliente, affilata. Se ci avviciniamo con presunzione e orgoglio ci ferisce, fino a farci male.
Infatti questa tua parola o non la si capisce, e allora è solo il delirio di un folle, e non si sa bene perché ancora ne parliamo, o la si capisce e allora viene voglia di rifiutarsi a Dio, a quel Dio che tu chiami Padre e papà - con la minuscola, perché il mio papà non è lontano da me e oltre me, ma è qui con me, mi aiuta e consola. Mi è mamma e mi abbraccia per quietare il pianto della mia rivolta contro di Lei, contro di Lui, contro il Suo amarmi.

«In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita».

Ormai abbiamo fatto di questa tua parola scandalosa una metafora, un simbolo innocuo, che non tocca davvero le nostre vite. Noi quando andiamo "a messa", quando siamo  a fare Eucaristia, insieme tra di noi e con te, diciamo che "facciamo memoria" di te, memoria così forte e intensa che mangiamo del pane azzimo e, talvolta, beviamo del vino per ricordarci che tu devi vivere nelle nostre vite se noi viviamo la tua vita, viviamo come te.

Ma non è questo che ci dici. 

«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda».
Allora, che cosa facciamo quando facciamo Eucaristia e a qualsiasi tradizione della tua chiesa apparteniamo, Gesù?

Ti mangiamo e ti beviamo, ci nutriamo del tuo sangue sulla croce e del tuo corpo ferito e oltraggiato sulla croce.

Mangiamo il tuo amore e diventiamo la bellezza della tua Risurrezione.

Ti conosciamo come unica "via di Dio" aperta nel mondo in cui viviamo.

Così ciascuna di noi, ciascuno di noi vive intensamente e carnalmente il tuo amore, "come se" avesse un amplesso fisico. Anzi, molto di più, perché l'amplesso fisico finisce, e le due carni che sono state una carne sola per una manciata di tempo tornano e restano divise.
Con te no.

Ti mangiamo e tu entri nel nostro organismo come ci entra la vita. Nutrendoci di te ti accogliamo e diventi il 'vero nutrimento', e, se ti accogliamo e ti viviamo come vita, allora tu sei vita per noi. Per me, e per ciascuna persona che vive attorno a me e con me.

Questa è la tua Croce, dove tu muori come profeta e messia sconfitto e rifiutato, fragile e solo in un mondo carnevalesco e assassino. Un mondo che ti ignora.
Ma questa è la tua Risurrezione, dove il mondo è messo da parte e tu manifesti la tua vita e la tua gloria solo a poche discepole e discepoli. Ignorando con divina indifferenza chi ti ha ucciso e rifiutato. Badando solo a chi ti ama e si rende disponibile a essere corpo di Dio in amore.

Questa è la tua Parola.

«Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me». 

Infatti la vita ha bisogno della vita e se Dio ci ha dato la sua Vita per darci la vita che rimane viva, eterna, e per donarcela dentro il nostro male, ben dentro i nostri inferni, allora anche noi ci mettiamo a tua disposizione, Gesù, affinché tu possa fare liberamente della nostra... della mia vita una tua azione dentro il mondo e contro ogni suo male.

A lode e gloria di Dio, Genitore e Amante innamorato.

Potenza Umile.

ciao r

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