La Voce di D**.

Come si sente la Voce di Dio, come si ascoltano le sue Parole?

Gesù, se accosto due letture di questa domenica succede, per me certo, una particolare connessione che trovo importante, forse addirittura esplosiva.

La prima lettura è la vocazione del profeta Amos, nel vangelo di Marco è la tua chiamata a chi ti segue.
Mettiamo questi due testi vicini e saltiamo Paolo, che oggi ci confonde.

Gesù, ascoltiamo la Voce di Dio e la Sua Parola vivente, cioè te, Sposo.

Amos 7,12-15

"Amasìa, [sacerdote di Betel], disse ad Amos: «Vattene, veggente, ritìrati nella terra di Giuda; là mangerai il tuo pane e là potrai profetizzare, ma a Betel non profetizzare più, perché questo è il santuario del re ed è il tempio del regno».
Amos rispose ad Amasìa e disse:
«Non ero profeta né figlio di profeta;
ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro.
Il Signore mi prese,
mi chiamò mentre seguivo il gregge.
Il Signore mi disse:
Va’, profetizza al mio popolo Israele».
".

Mc 6.7-13

"Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano
".

La chiamata di Dio e la tua sono identiche da un preciso punto di vista, e di vita. 

Ignorano totalmente chi siamo, che cosa stiamo facendo e perché, e come. Ignorano la nostra vita e, semplicemente, ci chiamano e ci dicono "Vai!" e noi andiamo.
Sicuri? Ma dove? A fare che cosa?
Aspettiamo con queste domande.
Prima vediamo ancora in che cosa consiste questa "chiamata" identica che tu e quel Dio che chiami Padre fate verso noi umani.

Il nucleo forte e duro di questa chiamata consiste nel toglierci dalla nostra vita. Dalla vita che abbiamo fatto fino alla tua chiamata.

Amos lo afferma con forza: «Non ero profeta né figlio di profeta; / ero un mandriano e coltivavo piante di sicomòro. / Il Signore mi prese, / mi chiamò mentre seguivo il gregge».

Ma tu sei anche più drastico di Amos. 

Neppure citi più che cosa stavano facendo i tuoi apostoli prima che tu li chiamassi a te. La loro vita prima di te ormai appartiene al loro passato. Ma nel momento dell'invio anche la loro vita nella tua sequela appartiene al loro passato. 

Il loro oggi, la loro vita con te, adesso, è essere inviati. Essere mandati a.

"Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche".

Gli lasci un bastone, un vestito e due sandali. Il resto - tutto il resto - è di troppo.

Altro che Caritas Internationalis! (https://www.caritas.org/who-we-are/) 

Tu ci chiedi di fare tutto questo e molto di più, senza alcuna sicurezza.
Sapendo benissimo che ciascuna e ciascuno di noi avrebbe preferito starsene a casa sua, con il suo gregge, i suoi sicomòri, le sue battute di pesca nel lago o nel mare, e magari anche il suo tavolo con le imposte da far pagare. Qualcuno dovrà pur farlo!
Ma tu scuoti la testa e sorridi.

«Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

 «Il Signore mi disse: / Va’, profetizza al mio popolo Israele»

Eppure un potere ce lo dai, in cambio di questo compito scomodo e irritante (profetizzare a chi non vuole ascoltare significa candidarsi a prendere botte e il bastone che ci lasci non deve mai diventare un'arma e così proclamare il tuo Regno è anche più irritante per gli umani in genere, perchè significa ascoltare una persona disarmata e inerme che ti invita a rinunciare alla violenza e all'arbitrio).

«... e dava loro potere sugli spiriti impuri».

Che cosa sono, Gesù, questi "spiriti impuri" sopra e contro cui tu ci dai potere, e ce lo dai in quanto "Chiesa", "Ekklesia o Comunità santa", di umani che ti seguono perchè stanno seguendo i tuoi apostoli, i tuoi inviati? 

Io non faccio teologia, Sposo, lo sai. Risuono, soltanto, della tua voce e della tua presenza e "risuono male", perchè non sono granché come strumento e tu non perdi tempo ad accordarmi. Quello che vuoi da me lo ottieni, almeno spero, e questo ti basta.

Gli "spiriti impuri" sono i nostri diavoli, le nostre tentazioni, la nostra sequenza di "pensieri, parole, opere, ommissioni" con cui diamo e siamo violenza, schiavitù e morte per le nostre sorelle e fratelli, per le persone che amiamo, figurarsi per quelle di cui nulla ci importa o che, addirittura, detestiamo. Come tua Chiesa possiamo e dobbiamo agire contro questi spiriti impuri. Ovunque si presentino al nostro sguardo e ogni volta che ci sembra importante dirlo.

Il problema, per restare nell'attualità, non è questo o quel ministro degli interni, tedesco o italiano, di destra o di sinistra, che parla poco o che parla troppo. 

Il problema è che non si può costruire il proprio personale successo politico sul rifiuto di accogliere chi bussa alla mia porta perché ha paura, ha fame, vuole un lavoro, vuole essere più libero o per qualsiasi altra ragione voglia venire qui da noi. Questa persona straniera che arriva ci fa paura e la paura produce odio.
Chi costruisce una carriera politica su questa paura, e quindi sull'odio e sul risentimento dell'altra persona, di chi è straniera o straniero, chi fa questo costruisce la sua vita politica sopra dei demoni di parole, opere e ommissioni.
E noi che ti seguiamo dobbiamo dirlo perché dobbiamo agire contro questi spiriti impuri che nessuna analisi comprende.

Solo tu, tu che sei la Parola di Dio vivente tra noi e il Regno di Dio che ci salva, solo tu ci liberi dai nostri demoni e ci restituisci all'amore.

A quell'amore per cui siamo nati, da cui siamo stati creati fin dall'Eterno.
Una a uno.
Con l'Amore infinito, quell'amore che non finirà mai.

ciao r



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