Il re di tutto l'Universo...
... è solo un re d'amore, di ogni amore che esiste, e ovunque esista.
Gesù, Sposo e Amico,
ogni volta che mi trovo davanti a questo vangelo penso che ben poche feste - di queste feste cristiane, nostre - siano "giuste da fare" come questa che ti onora dicendo che sei "re" dell'Universo, cioè re di ogni esistente e ovunque esista.
Dunque sei re e per questo, per essere re, sei nato da donna.
Solo che non sei un "re di questo mondo" come il tuo regno, anch'esso infatti non è di questo mondo.
Lo sappiamo.
Tu ti proponi come un re senza potere e senza milizia, senza onori e senza trionfi, senza schiavi e senza padroni. Un re che raccoglie i suoi amici agli angoli delle strade, che invita alle cena delle sue nozze solo persone ferite, disturbate, malate, disperse nella vita. Un re che ha ricevuto come trono una croce di legno su cui è stato appeso. Un re che ha avuto alla sua destra e alla sua sinistra, durante la sua intronazione, due ladroni.
Un re senza corona e senza scorta.
Un re che però alla fine di tutto, quando tornerà, riconoscerà i suoi, le sue amiche, le sue amanti, le sue spose. E le riconoscerà subito perché l'odore dell'amore, l'odore dei corpi umani aiutati a vivere.
Ascoltiamoti.
Mt 25, 31-46
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Gesù, tu non hai "fondato una religione", questo che dicono di te non è vero.
Tu hai portato amore e lo hai proposto come comportamento cardine dell'umano, e come unico modo per "adorare Dio" e per rendergli onore.
Amare, e basta.
Infatti i tuoi amici non si riconoscono da quante cerimonie sacre celebrano durante tutto l'anno, né da quanto incenso consumano, né da quante preghiere dicono.
Si riconoscono solo da quanto hanno amato e amano.
Amato? Amare? amato chi? amare come?
Tu qui rispondi con estrema semplicità.
«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
Chi ti segue si riconosce solo da come e da chi ama. E qui ci possiamo anche fermare.
Perché il "tipo" di persone da amare lo elenchi tu, ed anche questo è un elenco di grande chiarezza.
«...ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi».
Non solo re "soltanto" un re d'amore, senza neppure uno straccio di milizie, neanche ornamentali, ma le persone da amare sono solo quelle che, tendenzialmente, non possono restituirti l'amore.
Infatti, se ami chi ti riama, e magari anche più di quanto hai amato tu, che merito pensi di averne? Sei già stato abbondantemente compensato in vita, cosa vuoi ancora?
Quindi, tu non hai fondato una religione e non hai discriminato nessuno sulla base di quello che "crede e/o dice di credere" o sulla base di quanto incenso ha bruciato, di quante candele ha consumato.
Per fare eucaristia, per poterci nutrire di te, abbiamo bisogno solo di pane e di un bevanda, anche solo acqua, da condividere. Quanto di più diffuso c'è in giro. Ma abbiamo bisogno di "crederci tutti insieme", perché solo se ci crediamo insieme tu arrivi tra di noi e "ci nutri". Perché solo "insieme" è il tuo regno d'amore
Sei venuto per farci vedere come si ama e chi si ama. E tornerai per abbracciare e amare da vicino, carne con carne, cuore con cuore, spirito con spirito, chi ha amato nei tuoi modi, nelle tue forme, le persone e le situazioni che ci hai fatto vedere.
Perché solo chi ama, chi si brucia interamente nell'amore, potrà vivere eternamente, nella Casa di D**.
Insieme, tutte le persone che hanno amato chi era più nelle debolezze, più nelle ferite, più sotto le oppressioni, più dentro le solitudini, più dentro le amarezze, più sotto le ingiustizie e le iniquità, e che hanno amato senza cercare contropartite.
Amando con libertà e con spreco.
Esattamente com'è D**
Allora, Gesù, amico, amante e sposo, aiutaci a essere come sei tu. Perché tu ci vuoi là dove tu sei.
Nell'amore.
ciao r
Gesù, Sposo e Amico,
ogni volta che mi trovo davanti a questo vangelo penso che ben poche feste - di queste feste cristiane, nostre - siano "giuste da fare" come questa che ti onora dicendo che sei "re" dell'Universo, cioè re di ogni esistente e ovunque esista.
Dunque sei re e per questo, per essere re, sei nato da donna.
Solo che non sei un "re di questo mondo" come il tuo regno, anch'esso infatti non è di questo mondo.
Lo sappiamo.
Tu ti proponi come un re senza potere e senza milizia, senza onori e senza trionfi, senza schiavi e senza padroni. Un re che raccoglie i suoi amici agli angoli delle strade, che invita alle cena delle sue nozze solo persone ferite, disturbate, malate, disperse nella vita. Un re che ha ricevuto come trono una croce di legno su cui è stato appeso. Un re che ha avuto alla sua destra e alla sua sinistra, durante la sua intronazione, due ladroni.
Un re senza corona e senza scorta.
Un re che però alla fine di tutto, quando tornerà, riconoscerà i suoi, le sue amiche, le sue amanti, le sue spose. E le riconoscerà subito perché l'odore dell'amore, l'odore dei corpi umani aiutati a vivere.
Ascoltiamoti.
Mt 25, 31-46
«Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla sua destra e le capre alla sinistra.
Allora il re dirà a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”.
Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito? Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”. E il re risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me”.
Poi dirà anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perché ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”.
Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderà loro: “In verità io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi più piccoli, non l’avete fatto a me”.
E se ne andranno: questi al supplizio eterno, i giusti invece alla vita eterna».
Gesù, tu non hai "fondato una religione", questo che dicono di te non è vero.
Tu hai portato amore e lo hai proposto come comportamento cardine dell'umano, e come unico modo per "adorare Dio" e per rendergli onore.
Amare, e basta.
Infatti i tuoi amici non si riconoscono da quante cerimonie sacre celebrano durante tutto l'anno, né da quanto incenso consumano, né da quante preghiere dicono.
Si riconoscono solo da quanto hanno amato e amano.
Amato? Amare? amato chi? amare come?
Tu qui rispondi con estrema semplicità.
«In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me».
Chi ti segue si riconosce solo da come e da chi ama. E qui ci possiamo anche fermare.
Perché il "tipo" di persone da amare lo elenchi tu, ed anche questo è un elenco di grande chiarezza.
«...ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi».
Non solo re "soltanto" un re d'amore, senza neppure uno straccio di milizie, neanche ornamentali, ma le persone da amare sono solo quelle che, tendenzialmente, non possono restituirti l'amore.
Infatti, se ami chi ti riama, e magari anche più di quanto hai amato tu, che merito pensi di averne? Sei già stato abbondantemente compensato in vita, cosa vuoi ancora?
Quindi, tu non hai fondato una religione e non hai discriminato nessuno sulla base di quello che "crede e/o dice di credere" o sulla base di quanto incenso ha bruciato, di quante candele ha consumato.
Per fare eucaristia, per poterci nutrire di te, abbiamo bisogno solo di pane e di un bevanda, anche solo acqua, da condividere. Quanto di più diffuso c'è in giro. Ma abbiamo bisogno di "crederci tutti insieme", perché solo se ci crediamo insieme tu arrivi tra di noi e "ci nutri". Perché solo "insieme" è il tuo regno d'amore
Sei venuto per farci vedere come si ama e chi si ama. E tornerai per abbracciare e amare da vicino, carne con carne, cuore con cuore, spirito con spirito, chi ha amato nei tuoi modi, nelle tue forme, le persone e le situazioni che ci hai fatto vedere.
Perché solo chi ama, chi si brucia interamente nell'amore, potrà vivere eternamente, nella Casa di D**.
Insieme, tutte le persone che hanno amato chi era più nelle debolezze, più nelle ferite, più sotto le oppressioni, più dentro le solitudini, più dentro le amarezze, più sotto le ingiustizie e le iniquità, e che hanno amato senza cercare contropartite.
Amando con libertà e con spreco.
Esattamente com'è D**
Allora, Gesù, amico, amante e sposo, aiutaci a essere come sei tu. Perché tu ci vuoi là dove tu sei.
Nell'amore.
ciao r
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