Il bel pastore

Il bel pastore che ci libera è l'amore che salva.




Gesù è il bel pastore che cammina davanti alle pecore.
Strana immagine, specie per chi sa che cosa fanno i pastori e come conducono e sorvegliano le greggi.
I pastori stanno dietro alle pecore, in coda, alla fine del gregge, in modo da sorvegliare le pecore e controllare che non succeda loro niente.
I pastori lanciano sassi per controllare che nessuna pecora si perda, e per questo stanno alla fine.
Il più famoso pastore di Israele, re David, è preso al gregge e infatti quando abbatte Golia lo fa con un sasso lanciato da una fionda, arma pericolosa ed efficace, arma tipica dei pastori.
Il pastore sta in fondo al gregge e controlla le pecore e le difende, e usa i sassi contro i nemici delle pecore, ma anche per richiamare e ammonire ogni pecora sulla strada che sta facendo e su dove deve stare. Per questo sta alla fine, dietro il gregge, per vedere tutte le sue pecore e non perderne neanche una.
Tu no, Gesù. Tu sei un pastore molto particolare.
Tu sei bello.



Allora ascoltiamo la tua parola, mio bell'Amore che liberi, amore bellissimo che ci salvi.



Gv 10,1-10

"Gesù disse: «In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore.
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei».
Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.
Allora Gesù disse loro di nuovo: «
In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo.
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza
»."




La tua parola, Gesù, sembra raccontarci una cosa soltanto.
Tu sei il pastore delle pecore e solo con te il gregge è salvo.

Tu vieni dalla porta principale, tu ci conosci una a una, tu sai di che cosa abbiamo bisogno. E noi ti riconosciamo. Noi ti amiamo.
Tu ci conduci fuori e ci guidi, ci precedi, vai avanti a noi, e quindi ti metti alla nostra testa, perché sei sicuro che noi seguiremo la tua voce, perché sai che noi abbiamo imparato la tua voce in amore e la amiamo più di noi stesse.


 
Solo tu sei il "bel pastore", quel pastore bellissimo e forte che ci protegge e ci difende, ma per farlo ci precede e ci va innanzi e, quindi, non si preoccupa delle strade che facciamo, perché tanto seguiamo ti seguiamo innamorate di te.
Tu sei il bellissimo pastore che ci lascia libere di seguire, ciascuna di noi, la nostra particolare strada dietro a te, dietro a questo bel pastore che riconosciamo subito e da cui non ci allontaniamo.
Mai.

Perché l'amore libera, soltanto l'amore ci libera.
Il tuo amore ci libera, ci dona la vita e ce la dona «in abbondanza», e ci rende libere di seguire le nostre strade particolari nella immensa e grande tua libertà di amare.

Perché solo tu sei il bel pastore. Perché solo tu sei la vita nell'amore.
La vita libera.


ciao r




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