il vino e la parola

L'amore non si misura, si vive. Così tu ci insegni.




Che cosa è successo a Cana di Galilea?
La domanda non ha molto senso. È successo un problema d'amore.
Mancava il vino in una festa di nozze, tua madre lo capisce e intuisce, vede da donna, i problemi legati all'amore che questa mancanza può creare.
Così ti chiede di salvare la festa di nozze e le nozze e tu le salvi, entrambe.
Il problema non è il vino,  e neppure la quantità enorme di vino che tu regali agli sposi, circa 600 litri.
Il problema è l'amore.
C'è una possibile crisi d'amore che tua madre vede e per la quale ti chiede aiuto.
Tu protesti ma regali l'aiuto che ti è stato chiesto.
L'amore, appunto, non si misura, si dona.




Gv 2,1-11
"Vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui".
i fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui
".




Cosa facciamo noi se manca il vino?
Lo prendiamo a chi ne ha poco, per evitare che noi - che ne abbiamo molto - ne abbiamo di meno.
Non solo non regaliamo, ma derubiamo chi possiede un solo agnellino di quell'unica bestiola che possiede e a cui vuol bene come a una creatura umana.

Tu invece ti comprometti, anche se non è ancora giunta la tua ora. E regali vino in abbondanza.

Uno spreco.

Sai Gesù, tutta la tua vita è stata "uno spreco".
Hai regalato tutto e quel che è rimasto del tuo regalo sembra così poco.
Una chiesa, dei dogmi, delle autorità, delle liturgie, un poco d'amore spesso dato a caro prezzo.
Oppure no?

Sai, Gesù sposo, ho l'impressione che quei seicento litri di vino siano la metafora di quel che fai con ciascuna e ciascuno di noi.
Ci regali vino in abbondanza, così non tanto ci ricordiamo di te, ma sopratutto beviamo questo tuo vino così buono e così difficile da confondere.
Il tuo primo segno è la regalità vera. Quella che regala la gioia e la felicità, quelle autentiche, capaci di rendere felici, quelle che ci legano insieme e ci fanno fare l'amore.




Regali il vino a Cana di Galilea perché lo vuoi regalare a ciascuna e ciascuno di noi.

In modo che siamo felici, oggi e qui e ora.

Perché la tua dottrina e la tua Parola sono solo felicità e gioia.
In abbondanza e purché non le teniamo per noi ma, a nostra volta, le regaliamo completamente.


ciao r






Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

La vita, Gesù,

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)