All'Inizio...
All'inizio sei tu.
Tu, l'inizio. Ogni inizio.
Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.
(In principio era la parola
e la parola era verso Dio
e Dio era la parola).
Ma D** eterna bellezza, tu parli?
Quale parola parli tu, D** bellezza senza conclusione, gioie e piaceri e felicità che si inabissano nei tuoi cuori. Dolori e sofferenze che volano leggere tra i tuoi profondi.
"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.".
Gesù, che cosa ha permesso a Giovanni di costruire questa bellissima narrazione, dove racconta ciò che non può essere raccontato?
Chi sei tu, Divina realtà dell'Amore, chi sei tu Divinità amante, chi sei tu Amore senza conclusioni e sempre iniziante?
Amore sempre innamorato.
"E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità".
Dove Giovanni ha "contemplato la tua gloria", Gesù mio? dove e quando ti ha visto così D** nella tua carne da non poter più dubitare di te, neppure sotto la tua croce?
All'inizio ci sei tu, Gesù mio, vivo nel tuo essere "verso Dio", nel tuo rivolgerti a D** come all'Altrui per eccellenza, al Terzo, all'Oltre, che ti sta davanti e si apre a te solo come abissi.
Ci sei tu come Sapienza amante, come Sapere e Conoscenza che ci sono, esistono, solo in funzione dell'Amore attivo verso un altra, un altro.
Un amore sempre sessuato, sempre individuato, sempre singolare. Eppure un amore comune, che rende comuni e mette in relazione, un amore che è sempre fonte d'amore e che non cessa mai di produrre amore. Un amore oblativo che ha sempre, e sempre immediatamente, la sua ricompensa: moltiplicata e cresciuta oltre ogni abbondanza.
Chi non è già in Paradiso in questa vita per l'amore che dona non ci andrà mai, in nessuna ulteriore vita.
Ecco dove Giovanni di Zebedeo ha contemplato la tua Gloria. Sul tuo petto in cui poggia la sua testa per avere riposo e conforto.
Sotto la tua Croce dove ha contemplato la tua vittoria sulla sofferenza, vittoria radicale ottenuta soltanto abbracciando ogni sofferenza e condividendola fino alla radice, fino alla feccia, per innalzarla fino a quella Soglia "ev pros ton Theon - ἦν πρὸς τὸν θεόν" che è la radice perenne di ogni amore.
Quell'amore pieno e completo che fa gridare al centurione romano davanti a te e sotto di te: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
Amore che non si completa mai, se non nelle nostre carni, nei nostri ghiacci sciolti e resi terra feconda dal tuo amore tenerissimo, Parola e sorriso. Vita che si racconta e si fa storia.
La nostra storia d'amore, le tue infinite storie d'amore.
ciao r
Tu, l'inizio. Ogni inizio.
Ἐν ἀρχῇ ἦν ὁ λόγος,
καὶ ὁ λόγος ἦν πρὸς τὸν θεόν,
καὶ θεὸς ἦν ὁ λόγος.
(In principio era la parola
e la parola era verso Dio
e Dio era la parola).
Ma D** eterna bellezza, tu parli?
Quale parola parli tu, D** bellezza senza conclusione, gioie e piaceri e felicità che si inabissano nei tuoi cuori. Dolori e sofferenze che volano leggere tra i tuoi profondi.
Gv 1,1-18 |
"In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui
e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre
e le tenebre non l’hanno vinta.
Venne un uomo mandato da Dio:
il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
Non era lui la luce,
ma doveva dare testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo
e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi,
e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto
ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
i quali, non da sangue
né da volere di carne
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli dà testimonianza e proclama:
«Era di lui che io dissi:
Colui che viene dopo di me
è avanti a me,
perché era prima di me».
Dalla sua pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto:
grazia su grazia.
Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè,
la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio, nessuno lo ha mai visto:
il Figlio unigenito, che è Dio
ed è nel seno del Padre,
è lui che lo ha rivelato.".
Gesù, che cosa ha permesso a Giovanni di costruire questa bellissima narrazione, dove racconta ciò che non può essere raccontato?
Chi sei tu, Divina realtà dell'Amore, chi sei tu Divinità amante, chi sei tu Amore senza conclusioni e sempre iniziante?
Amore sempre innamorato.
"E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria,
gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre,
pieno di grazia e di verità".
Dove Giovanni ha "contemplato la tua gloria", Gesù mio? dove e quando ti ha visto così D** nella tua carne da non poter più dubitare di te, neppure sotto la tua croce?
All'inizio ci sei tu, Gesù mio, vivo nel tuo essere "verso Dio", nel tuo rivolgerti a D** come all'Altrui per eccellenza, al Terzo, all'Oltre, che ti sta davanti e si apre a te solo come abissi.
Ci sei tu come Sapienza amante, come Sapere e Conoscenza che ci sono, esistono, solo in funzione dell'Amore attivo verso un altra, un altro.
Un amore sempre sessuato, sempre individuato, sempre singolare. Eppure un amore comune, che rende comuni e mette in relazione, un amore che è sempre fonte d'amore e che non cessa mai di produrre amore. Un amore oblativo che ha sempre, e sempre immediatamente, la sua ricompensa: moltiplicata e cresciuta oltre ogni abbondanza.
Chi non è già in Paradiso in questa vita per l'amore che dona non ci andrà mai, in nessuna ulteriore vita.
Ecco dove Giovanni di Zebedeo ha contemplato la tua Gloria. Sul tuo petto in cui poggia la sua testa per avere riposo e conforto.
Sotto la tua Croce dove ha contemplato la tua vittoria sulla sofferenza, vittoria radicale ottenuta soltanto abbracciando ogni sofferenza e condividendola fino alla radice, fino alla feccia, per innalzarla fino a quella Soglia "ev pros ton Theon - ἦν πρὸς τὸν θεόν" che è la radice perenne di ogni amore.
Quell'amore pieno e completo che fa gridare al centurione romano davanti a te e sotto di te: «Davvero costui era Figlio di Dio!».
Amore che non si completa mai, se non nelle nostre carni, nei nostri ghiacci sciolti e resi terra feconda dal tuo amore tenerissimo, Parola e sorriso. Vita che si racconta e si fa storia.
La nostra storia d'amore, le tue infinite storie d'amore.
ciao r
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