La voce e il deserto.
Che cos'è "una voce nel deserto"?
Di quale deserto si sta parlando? Perché grida? a chi grida? che cosa grida?
Luca ci tiene a collocare storicamente Giovanni, a porre la sua azione in un preciso contesto storico, segnato dai nomi di re e governatori.
Ma per chi viene Giovanni figlio di Zaccaria, vestito di peli di cammello? Viene solo per quel contesto storico, va soltanto a Erode tetrarca di Galilea? A Caifa sommo sacerdote? Da chi va Giovanni figlio di Zaccaria?
Forse viene anche per noi, e forse urla la sua fame anche nei nostri deserti.
Lc 3,1-6
"Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto.
Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaìa:
«Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!»."
Non so quanto è differente il deserto di superbia, di tirannia, di indifferenza, di divisioni culturali e sociali esistenti ai tempi di Giovanni figlio di Zaccaria dai nostri deserti di guerra (vicino Oriente e Siria), di sfruttamento (petrolio, coltan, esseri umani), di rapina e omicidio sfruttamento dell'umano fino alla morte (Afriche, Cina, Giappone, Europa, Americhe, Arabia Saudita. Israele ... e tutte le altre terre dove la vita è una cosa da consumare e uccidere), di divisioni culturali (tra chi accoglie e chi respinge e di qualsiasi cultura/religione sia).
Forse dovremo sperare in un vangelo del futuro in cui venga scritto scritto, con un poco di puntigliosità storica: Nell'anno settimo del governo di Barak Hussein Obama a Presidente degli Stati Uniti d'America, quando era il terzo anno di Francesco Vescovo di Roma e Matteo Renzi era governatore dell'Italia venne ...
Abbiamo bisogno anche noi di una voce che gridi nei nostri deserti.
Perché non siamo capaci di sostenere il bene che è attorno a noi, ed è tanto, e siamo invece capacissimi di sostenere il male che è attorno a noi, ed è tanto anch'esso.
Non siamo capaci di sostenere attivamente, con banchetti, petizioni, firme, raccolte di soldi, promesse di appoggi elettorali la regione del Rajova siriano dove, in piena guerra civile, si sta elaborando nella pace una democrazia multiculturale e pacificata, in cui tutte tutti possono avere il loro spazio e ruolo, ma siamo capaci di lasciare che giovani fascisti italiani si armino per andare a combattere il Ucraina, o che le nostre società petrolifere sostengano guerre civili e percorsi di guerra come l'Eni in Nigeria o in Somalia.
Siamo molto più colpevoli delle popolazioni ebree al tempo di Giovanni figlio di Zaccaria e noi abbiamo molto bisogno di conversione.
Accogliere l'umano con "fraternità sororale", in amicizia di sorelle e fratelli, senza fare distinzioni se non per ciò che ci serve ad arricchirci di diversità.
Perché D** sta arrivando e dobbiamo spianare i nostri cuori al suo arrivo, dobbiamo aprire i nostri corpi al suo amore, le nostre vite ai suoi sorrisi.
Perché solo così, solo con questa nostra iniziativa, l'Amore D** potrà regnare tra noi come il sole e la pioggia sulle diversità delle vite.
ciao r
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