Preghiera

Preghiera per una ragazza




È alto l'azzurro del cielo, oggi
che ho licenziato le mie 
ragazze ragazzi
e sento altri venti, duri,
muti zitti, taciturni
passare le negre foreste del mio cuore.

Una ragazza:
un vuoto le cresce nel ventre,
un silenzio, un'assenza turbinosa
che si fa lenta, leggera e
cresce piena, accogliente.
Altra.

Un cuore di ragazza diventa donna, di colpo, 
e si sente tremare:
dov'è l'aria che serve?
dov'è il cibo che la nutre?
dove il grembo delle mani
che tessono sorrisi e terrazzano carezze
per la sua terra che non frani
e quel suo fiore resti 
solo abbandonato,
ma in lei muoia, quel fiore,
si faccia vita e viva
quel fiore.
Altra.

Dov'eri, Signore, tu
(io che non c'ero non sapevo non c'entravo)
tu dov'eri mio Re,
(io lontano io ipocrita io maschio senza ventre)
dov'eri alla ferita (mortale?) di un ragazza cuore
e alla nascita aspra 
(ancora? sempre?) 
di un 
cuore donna ferito,
a questa nascita sorda tu,
tu dov'eri? mio Sposo
(io indifferente io i numeri io che non son donna)
Altra.




Adesso l'aria è un tacere esile
e sembra davvero arrivata l'estate, oggi
che al meridiare del giorno
tutto tace e i passeri se ne stanno muti di caldo.

Mi guardo attorno e vedo l'alto azzurro
freddo coprire il mondo
come una coperta lontana, bellissima e sola,
mi guardo attorno 
e manco occhi a questa tua preghiera svelta
nata alle mie mani 
splendente
come il viola felice delle jacarande.





ciao r

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