Il corpo di Dio
La tua carne ed il tuo sangue Dio.
Bisogna ascoltarti in silenzio, mentre ci parli e ti racconti nel bellissimo pezzo del Vangelo di Luca che è stato deposto, oggi, alla nostra attenzione per questa festa, con la quale ricordiamo che tu sei un corpo, carne e sangue, e un corpo che è stato ferito e ucciso da noi. Un corpo che è risorto e opera per la gloria dell'amore Dio, Madre e Padre.
Dobbiamo ascoltarti.
"Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste". (Lc 9,11-17)
La fame la sete, la gioia.
Perdermi
e non sapermi più,
e tu,
tu spezzami.
Se non ti mangio non vivo,
se non ho pane, non ho acqua
non vivo.
Se ti mangio e ti bevo,
ti gusto, vivo
e sento la vita
(sensuale libera,
erotica accesa ... fuoco d'acque
incendi e venti freschi)
ti sento vita,
tu vita viva accesa
fuoco divorante in amore,
tu amore.
Ma ho soltanto
due pezzi di pane un avanzo di cibo.
Soltanto il tuo sorriso
e le tue mani d'amore sul mio cuore,
soltanto la custodia del tuo amore nel mio ventre
_ rifugio sotto lamiera
protezione sotto plastica
caverna di scarti di profilati metalli
una donna sola
undici figli,
il marito padrone,
il suo corpo donna
venduto,
abusato violato,
il suo cuore ferito
ormai senza sangue
ha bisogno di te,
mio Amore,
ha bisogno che tu spezzi il mio frammento di pane,
il mio avanzo di cibo il mio amore,
e lo dia a lei, lo doni
al suo cuore donna
al suo cuore madre
al suo quasi esangue cuore ragazza_
C'è fame, Signore, lo vedi,
e c'è sete, Gesù
siamo bisogno del tuo corpo
diviso
moltiplicato cresciuto
nelle nostre baracche lamiere
nelle nostre caverne di buio
nei nostri rifugi di morte
siamo bisogno di te,
del tuo corpo Dio
vivente
contro i nostri corpi di morte
per farli vita finalmente,
nella tua vita,
finalmente, viva:
corpo di Dio
tu
corpo d'Amore.
ciao r
Bisogna ascoltarti in silenzio, mentre ci parli e ti racconti nel bellissimo pezzo del Vangelo di Luca che è stato deposto, oggi, alla nostra attenzione per questa festa, con la quale ricordiamo che tu sei un corpo, carne e sangue, e un corpo che è stato ferito e ucciso da noi. Un corpo che è risorto e opera per la gloria dell'amore Dio, Madre e Padre.
Dobbiamo ascoltarti.
"Gesù prese a parlare alle folle del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure.
Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla perché vada nei villaggi e nelle campagne dei dintorni, per alloggiare e trovare cibo: qui siamo in una zona deserta».
Gesù disse loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini.
Egli disse ai suoi discepoli: «Fateli sedere a gruppi di cinquanta circa». Fecero così e li fecero sedere tutti quanti.
Egli prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò su di essi la benedizione, li spezzò e li dava ai discepoli perché li distribuissero alla folla.
Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi loro avanzati: dodici ceste". (Lc 9,11-17)
La fame la sete, la gioia.
Perdermi
e non sapermi più,
e tu,
tu spezzami.
Se non ti mangio non vivo,
se non ho pane, non ho acqua
non vivo.
Se ti mangio e ti bevo,
ti gusto, vivo
e sento la vita
(sensuale libera,
erotica accesa ... fuoco d'acque
incendi e venti freschi)
ti sento vita,
tu vita viva accesa
fuoco divorante in amore,
tu amore.
Ma ho soltanto
due pezzi di pane un avanzo di cibo.
Soltanto il tuo sorriso
e le tue mani d'amore sul mio cuore,
soltanto la custodia del tuo amore nel mio ventre
_ rifugio sotto lamiera
protezione sotto plastica
caverna di scarti di profilati metalli
una donna sola
undici figli,
il marito padrone,
il suo corpo donna
venduto,
abusato violato,
il suo cuore ferito
ormai senza sangue
ha bisogno di te,
mio Amore,
ha bisogno che tu spezzi il mio frammento di pane,
il mio avanzo di cibo il mio amore,
e lo dia a lei, lo doni
al suo cuore donna
al suo cuore madre
al suo quasi esangue cuore ragazza_
C'è fame, Signore, lo vedi,
e c'è sete, Gesù
siamo bisogno del tuo corpo
diviso
moltiplicato cresciuto
nelle nostre baracche lamiere
nelle nostre caverne di buio
nei nostri rifugi di morte
siamo bisogno di te,
del tuo corpo Dio
vivente
contro i nostri corpi di morte
per farli vita finalmente,
nella tua vita,
finalmente, viva:
corpo di Dio
tu
corpo d'Amore.
ciao r
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