Gesù, tu, chi sei?
Il tuo Nome, la tua Vita.
Chi sei? Gesù, mio Re e Sposo, tu, veramente, chi sei?
Posso chiedertelo?
Voglio chiedertelo, ho bisogno di chiederti questa domanda.
Ne va della mia vita.
Infatti se tu mi fai la stessa domanda ti rispondo con sicurezza, perché ho imparato la risposta e questa mia risposta è la medesima di Pietro.
"Tu sei il Cristo di Dio, il Mesiah di Israele, il Figlio di Dio, il più amato".
Ma questa è una risposta standard.
Ormai.
Allora ti chiedo: "chi sei tu, oggi, qui e ora, tra di noi"?
Perché tu non ci hai abbandonate e non ci hai lasciate sole.
Noi donne e uomini, insieme e in contrasto, sempre senza libertà.
Sempre schiave oppresse da mille schiavitù e non ancora libere del tuo amore .... meglio libere di tutti i tuoi amori e in tutti i tuoi amori.
Perché tu sei Dio, Dio Uno e Trino, Dio infinite relazioni amanti, tu, non hai un solo modo di amare. Tu "sei" gli infiniti modi di amare.
Ti voglio ascoltare.
"Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà»." (Lc 9,18-24)
Non sei un Re seduto sul trono.
Tu sei un Re che non ha cuscino su cui posare il capo.
Tu sei un Re che è inseguito dai ragazzini, a cui solo le ragazzine fanno scorta d'onore.
Tu sei l'Inviato di Dio che è ucciso e buttato in un angolo di strada.
Tu sei Dio che noi uomini uccidiamo mentre le nostre donne stanno a guardare.
Chi sei, Gesù mio, Re e Sposo.
Tu, chi sei?
Il tuo Regno non è di questo mondo.
Si vede.
Anche dalla sedia vuota di un papa che è troppo abile "compagno tuo" per non voler sottolineare che tra le cose di questo mondo c'è anche la musica di Beethoven.
E che questa musica non riscatta nessuno dalla fame e dallo stupro.
E nessuno suonava Beethoven quando sei morto, insieme alle mille e mille e mille e mille e mille morti inique lo stesso giorno in cui sei morto tu. O la stessa sera in cui si suona Beethoven.
Tu, Gesù amore, tu chi sei?
Non rispondermi, amore, dolcissima vita, non rispondermi.
Soltanto aiutami a perdere la mia vita, perché solo così, solo smarrito nei meandri nel mondo, troverò una, e almeno una tua sorridente risposta: la tua carezza profonda, intima al mio cuore, tenera e appassionata alla mia vita.
Sconvolgente.
"Così, sono ancora viva".
ciao r
Chi sei? Gesù, mio Re e Sposo, tu, veramente, chi sei?
Posso chiedertelo?
Voglio chiedertelo, ho bisogno di chiederti questa domanda.
Ne va della mia vita.
Infatti se tu mi fai la stessa domanda ti rispondo con sicurezza, perché ho imparato la risposta e questa mia risposta è la medesima di Pietro.
"Tu sei il Cristo di Dio, il Mesiah di Israele, il Figlio di Dio, il più amato".
Ma questa è una risposta standard.
Ormai.
Allora ti chiedo: "chi sei tu, oggi, qui e ora, tra di noi"?
Perché tu non ci hai abbandonate e non ci hai lasciate sole.
Noi donne e uomini, insieme e in contrasto, sempre senza libertà.
Sempre schiave oppresse da mille schiavitù e non ancora libere del tuo amore .... meglio libere di tutti i tuoi amori e in tutti i tuoi amori.
Perché tu sei Dio, Dio Uno e Trino, Dio infinite relazioni amanti, tu, non hai un solo modo di amare. Tu "sei" gli infiniti modi di amare.
Ti voglio ascoltare.
"Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto».
Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio».
Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».
Poi, a tutti, diceva: «Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce ogni giorno e mi segua. Chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la salverà»." (Lc 9,18-24)
Non sei un Re seduto sul trono.
Tu sei un Re che non ha cuscino su cui posare il capo.
Tu sei un Re che è inseguito dai ragazzini, a cui solo le ragazzine fanno scorta d'onore.
Tu sei l'Inviato di Dio che è ucciso e buttato in un angolo di strada.
Tu sei Dio che noi uomini uccidiamo mentre le nostre donne stanno a guardare.
Chi sei, Gesù mio, Re e Sposo.
Tu, chi sei?
Il tuo Regno non è di questo mondo.
Si vede.
Anche dalla sedia vuota di un papa che è troppo abile "compagno tuo" per non voler sottolineare che tra le cose di questo mondo c'è anche la musica di Beethoven.
E che questa musica non riscatta nessuno dalla fame e dallo stupro.
E nessuno suonava Beethoven quando sei morto, insieme alle mille e mille e mille e mille e mille morti inique lo stesso giorno in cui sei morto tu. O la stessa sera in cui si suona Beethoven.
Tu, Gesù amore, tu chi sei?
Non rispondermi, amore, dolcissima vita, non rispondermi.
Soltanto aiutami a perdere la mia vita, perché solo così, solo smarrito nei meandri nel mondo, troverò una, e almeno una tua sorridente risposta: la tua carezza profonda, intima al mio cuore, tenera e appassionata alla mia vita.
Sconvolgente.
"Così, sono ancora viva".
ciao r
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