Perché, finalmente, così iniziamo a sapere cos'è l'amore.
Con Dio, a parlar d'amore.
Dio Trinità,
oggi il Vangelo del nostro Gesù, la vostra parte amante, parte figlia che s'è spogliata di voi per venire, nuda di tutto, qui da noi, oggi la sua bella notizia è assai semplice.
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Forse, Santissima Dio_Trinità, immensa presenza creatrice di amore, infinita maternità divina sempre feconda di vita, sempre attenta alle esistenze preziose della vita, forse è arrivato il momento in cui diventiamo un poco più capaci di portare il peso dell'amore.
Forse, dopo tanto massacrare tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli deboli, dopo il tantissimo lavoro della Madre-Padre, di Gesù Re Sposo, dei Sospiri della Vita di Dio dentro le nostre discariche in cerca di pietre scartate e di vite fratturate, forse iniziamo a diventare grembo di libertà, quella che è la prima e assoluta forma d'amore.
ciao r
Dio Trinità,
oggi il Vangelo del nostro Gesù, la vostra parte amante, parte figlia che s'è spogliata di voi per venire, nuda di tutto, qui da noi, oggi la sua bella notizia è assai semplice.
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Forse, Santissima Dio_Trinità, immensa presenza creatrice di amore, infinita maternità divina sempre feconda di vita, sempre attenta alle esistenze preziose della vita, forse è arrivato il momento in cui diventiamo un poco più capaci di portare il peso dell'amore.
Forse, dopo tanto massacrare tutte le nostre sorelle e i nostri fratelli deboli, dopo il tantissimo lavoro della Madre-Padre, di Gesù Re Sposo, dei Sospiri della Vita di Dio dentro le nostre discariche in cerca di pietre scartate e di vite fratturate, forse iniziamo a diventare grembo di libertà, quella che è la prima e assoluta forma d'amore.
Perché,
finalmente, così iniziamo a sapere cos'è l'amore.
Attendere
una paura per farne un di più,
di
gioia,
dividersi
la fatica senza mangiare speranze
per
farne cibo di crescita ad altri frutti,
aprire
il proprio grembo al piacere
per
farsi offerta a una vita che non sai,
costruire
muri di terra e case di fango
che
si sciolgano all'acqua e al vento
e
vivano soltanto del sole che le nutre,
riempirsi
di vite spezzate
(campesinas,
lavoratrici fatte schiave,
bambine
fatte puttane bambini fatti morte,
transgenders,
lesbians, gay, nere, ebree, palestinesi,
giovani
rotte a schiave da qualche Cesare,
comuniste,
cristiane, islamiche, buddiste,
umane
spezzate da umani)
vite
frantumate
in
tutto quell'oro e quella mirra radunate libere
finalmente
nelle
terre di libertà preparate per loro dagli angeli
alla
destra del trono di Dio l'Altissimo.
Credere alla mano che si tende a te
e
vedere lo sguardo che ti cerca,
sapendo
che qualcuna prenderà una pianta di fiori
al
mio giardino
per
regalartela
perché
la vita è libera,
l'amore
è libertà di farsi amore con te
mai
conclusa Divinità
Dio
sempre aperta sempre amante,
viva
feroce di sé per me oltre sé,
Trinità
amore spendita
tra
voi per noi
in
quelle profondità d'amori liberi
che
è la vita,
quelle
cose che tu
Dio
Trinità
fai
in
libero regalo
alla
nostre forze d'amore
che
così liberi e fai grandi
meravigliose
vite
forti
del
dono di sé
pieno
all'altra,
all'altro che t'attende
finché
tu
non
vieni a vivere da me
nella
libertà amante questa casa
non
più mia.
Casa
nostra.
ciao r
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