La festa della mamma ---- quel che tu vuoi

Veramente, amico mio e mio amore, che cos'è che tu vuoi mica lo so bene.
Cioè.




Lo so, lo sappiamo tutte e tutti benissimo ed è pure molto facile da capire: "che ci amiamo come tu ci hai amato ... e ci ami".
Semplice.
... ecco ...
C'è il vangelo, quello di oggi (Gv 17, 15-17a) dove ci ricordi, parlando a tua Madre Padre ma per farti capire da noi, che hai chiesto a Dio, l'Altrui, il Terzo, l'Oltre, Immensa Madre e infinito Padre, che chiedi a Dio di proteggerci dal maligno.
Ora, personalmente sono sempre più convinto che il maligno siamo noi umani stessi, nella nostra configurazione "solo mondo", quella configurazione che inizia in questa vita e qui finisce ed ha nell'egoismo, nella presunzione, nella superbia, nella violenza, nella totale mancanza di amore, i suoi referenti principali.
Referenti maligni che nella nostra storia sono principalmente, e nella tua genealogia di Matteo esclusivamente, maschi.
Infatti anche le donne sono stata capaci di malignità e di violenza egoista, ma tu le hai fatte in modo tale che la malvagità e la violenza egoista l'hanno subita, ne sono state oltraggiate. Molto meno l'hanno fatta. Ne sono testimoni le quattro donne ricordate da Matteo come tue "madri". Sono donne irregolari certo, e nessuna di loro è (per fortuna! fortuna tua e nostra, fortuna da te decisa e cercata) eticamente esenti da critiche, ma sono tutte e quattro donne che hanno "molto amato".
L'amore non è esclusivo delle donne, ma le donne lo interpretano con una audacia e una forza che noi uomini non riusciamo ad avere, nel modo umile e costante che loro possiedono.
Per questo c'è una poesia.




C'era la festa della mamma, domenica scorsa, oggi è la festa della famiglia e a me non piacciono le feste  "sociali" comandate.
Non sopporto tutte le festività obbligate per qualsiasi "Ente Supremo" raccomandato dallo stato e dal mondo.
Però ieri mattina ero in pullman e ho visto due ragazze che spingevano una carrozzina con un infante dentro.
Seduto nel bus tornavo a casa e le due ragazze erano di spalle, un poco lontane, ed erano graziosissime ed era una foto simbolo.
Ma non l'ho fatta.
Però le hai fotografate tu. Tu, amore mio innamorato, hai fatto questa fotografia con il mio cuore e ne è uscito fuori un quasi sonetto con una piccola e necessaria coda.

Adesso l'ho stampata e la pubblico qui sotto.
Tutto il pezzo che precede è solo per ringraziarti.


ciao r






Donne madri (femminile)




Era una luce bambina ieri alla mezza
divisa in sottili ceste di vetro e
sottile, affilata in donne d'amore

ed erano due erano giovani e madri e
la carrozzina spinta oltre era gravida
di vita infante cullata a quella luce bambina.

Ignare inevitabili sculettavano
sovrane di quella bellezza in loro
incisa in corpi di gioia di vite, audaci
vite custodi di vite, vite mamme.

Era bambina l'aria ieri mattina
alla mezza, e m'ha sorriso di scherzo,
trastullando il mio cuore ferito dai balocchi altri
di Dio: essere mamme bellezza gioco.

Dio serietà di così gioco: farci dono accoglienza.
Femminile.





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