femminile plurale

Gesù, Sposo, una poesia d'amore.
Tu sai, ed è per questo che la invio anche qui dove tu conservi le peregrinazioni del mio cuore.

ciao r





Dirti.

Dirti una parola antica,
una frase fatta un discorso saputo.

Dirti ciò che sai
dirtelo, il bisogno che pure tu
sappia quel che già sai,
e dirti l'urgenza
il senso d'affanno,
dirti questo vuoto, languore che mi possiede
improvviso,
quando ti vedo.

Dirti la fame
di te,
tuoi occhi tue labbra tuoi seni,
tuo sesso,
dirti la fame di mangiarti
tutta
pezzo a pezzo e intera
carne sangue fatti pane,
cibo,
virtù di vita.
Dirti la mia fame.

Dirti la storia,
vecchia – quella che sai bene:
non conta il tuo nome
non conta la tua casa
non conta il tuo genitore
non conta il tuo mondo
conta solo
questa galleria
che tu hai scavato nel mio cuore,
galleria stretta
a forma del tuo cuore
dove solo tu,
libera signora,
puoi entrare e scavare.

Dirti che non so più chi sono
né a chi m'appartengo,
dirti:
ho nudi gli occhi,
ho cieco il cuore
ho scavate le mani,
dirti:
ho perso il mio sesso
la mia identità
la mia parola;
dirti:
non voglio saper niente di me
voglio essere quel che tu sola,
sai di me.

Dirti, il solo che
so.
Dirti: ti amo.

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