Gesù, vita e storia, Gesù Amore che vince: 26 gennaio 1945

Tu, Gesù, anno di Grazia del Signore, nostra vita e nostra storia.




"Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, così anch'io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
Venne a Nazareth  dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi
e proclamare l’anno di grazia del Signore».
Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all'inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». (Lc 1,1-4; 4,14-21) 





Mi piace, Gesù, questo Vangelo di oggi che, stranamente, mette insieme l'inizio del Vangelo di Luca ed il momento iniziale della tua attività pubblica, subito dopo il battesimo e il deserto dove hai vinto le tentazioni umane e diaboliche dentro la tua preghiera.





Mi piace perché fa vedere l'immagine (o le impronte) di tutta la lunga sequenza di cuori che ti hanno fatto arrivare fino a me, fino al mio cuore.
Luca ha sentito parlare di te da alcuni tuoi testimoni oculari e ne scrive a Teofilo che ha sentito parlare del tuo messaggio, e quindi di te, e ha creduto a chi gli raccontava queste cose.
Così il racconto di Luca che racconta i testimoni oculari che lui ha conosciuto, ed i racconti di questi testimoni oculari come li abbiamo anche negli altri Vangeli e nelle lettere di Paolo tuo, questi messaggi della e sulla tua vita sono arrivati fino a me legati in una lunga e difficile catena di cuori e di corpi e menti e spiriti che mi ha fatto conoscere la tua bellezza d'Amore.
E questa "bellezza d'Amore" tu la presenti, in questo stesso Vangelo, come la continuazione nella tua carne di un'altra lunga vicenda di trasmissione di parole e di testimonianze di presenze: le presenze e le parole di Dio, Padre, Genitore, Dio di Abramo Isacco Giacobbe, nella storia e nella vita del tuo popolo, Israele.





Tu sei la nostra vita e la nostra storia, Gesù Sposo: sei tu il cuore, le visceri, i genitali, la mente della nostra storia. Sei tu il corpo vivente della nostra storia di vite di umani nella e con la creazione di Dio. 
Umani ribelli, che si sono allontanati, che rifiutano Dio e lo coprono con i loro idoli; umani che hanno bisogno di uccidere persone inermi per sentirsi vivi e solidali, umani accecati dal male che confondono i genitali con il cuore, le visceri con la mente, le mani ed i piedi con lo spirito. Umani vivi solo nel peccato e che soltanto tu, tu Amore Dio, Amore di Dio Genitore, potevi salvare, venendo tra di noi, facendoti umano tra gli umani, per far rinascere così l'amore nella verità: Dio in mezzo a noi.
E lo hai fatto nell'unico modo possibile: diventando tu stesso, tu Re e Sposo, la via che ci porta a Dio. Tutti interi: anima, corpo, spirito.




Questo dici, ai tuoi concittadini ed a noi, leggendo Isaia.

E lo dici con chiarezza, sfidando l'incredulità ... perché loro - i tuoi concittadini di allora e noi oggi - non ti credono, loro sono troppo furbi e ti conoscono ... "ma non è il figlio di Giuseppe?" si dicono l'un l'altro ... ti conoscono e non li inganni, a loro, i tuoi concittadini; loro sì che ti conoscono bene! (e noi, oggi solidali con loro in quel vostro tempo, noi che oggi ne sappiamo troppo ... sì bella storia questa di Gesù, bel personaggio, Gesù ... proprio un tipo da innamorarsene, questo Gesù ... peccato che ....) e così li e ci sfidi, cerchi di riportare tutti e ciascuna ciascuno alla verità che ci libera e ci fa santità, ricordando la libertà di Dio, Genitore e Santo, libertà colma di amore perché libera i prigionieri, ridà la vista ai ciechi (e l'udito ai sordi che vogliono sentire), mette in libertà gli oppressi. 
E lo fa come e quando vuole lui.




Signore Gesù, sei tu "l'anno di Grazia del Signore", sei tu "il lieto annuncio" e "la bella notizia" arrivata tra noi per liberarci dal male: l'odio dell'umano contro l'umano e contro Dio.
Gesù tu sei quella Scrittura che "si è realizzata" e di cui noi ci rifiutiamo di vedere, in noi ed attorno a noi, la realizzazione vincente.
Signore Gesù guarisci la cecità dei nostri corpi e dei nostri cuori, affinché anche il nostro spirito possa vedere.

Ciao r






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