Cosa compra il soldino della vedova?
La ricchezza dei poveri ed il suo destino.
Oggi è semplice, mio Re, perché tu ci ricordi che il soldino della vedova copre e recupera tutte le montagne di quattrini che noi ricchi abbiamo sempre speso, e sempre contro i poveri.
Non ce l'ho con i ricchi, Signore.
Ma il fatto è che una persona ricca implica altre persone (tre quattro cinque, cinquemila diecimila centomila) necessariamente povere.
La povertà è il primo risultato operativo e reale della ricchezza.
Per questo la tua Parola oggi è molto più grande e assai più vera di quanto possiamo pensare immediatamente, e di quanto ci siamo raccontati finora, mio unico Bene.
Ascoltiamoti.
"In quel tempo, Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»."
Signore, mio bel Gesù, Re Sposo,
Adesso capisco che quel soldino della vedova copre e rimedia a tutti i soldi che io ho buttato via in spese inutili, o pure dannose per me e la mia vita, e per la vita delle altre persone attorno a me.
E ti ringrazio per questo regalo di comprensione che mi fai con il soldo della vedova.
Adesso vedo quelle due monetine di quella vedova come la salvezza anche della mia avarizia verso chi mi chiede aiuto, aiuto che dò solo se "vedo" che chi aiuto merita il mio aiuto.
E ti ringrazio per avermi fatto vedere la mia avarizia e come salvarmi da essa grazie alla generosità d'amore della vedova.
Adesso sento la fame di quella donna, vedova e povera, che ha dato i suoi ultimi soldi a chi aveva meno di lei, Dio il Povero; ed ora ha fame e se non trova qualcuno che la sfami morirà. E so che questo succede ogni giorno nel mondo e nulla faccio per impedirlo.
Di questo mio male, di questo mio peccato ti ringrazio. Non di essere questo male, ma di sapere di esserlo, nella mia vita stessa, nel mio "bios", nel mio patrimonio reale.
E adesso non so più cosa farò, mio Re, se non che ho bisogno di seguirti e starti dietro, se non che tu sei l'unica mia ricchezza, il mio unico amore.
Tu cammini veloce e con i tuoi passi ed insieme ai tuoi sorrisi crescono fiori bellissimi, nascono amori meravigliosi, esistono storie che sarebbe bello raccontare. Ma vai veloce e non posso fermarmi a guardare odorare sentire, a raccontare.
Posso solo gettare i miei sette soldini nella bisaccia del Povero e venirti dietro, allegro come te, Re Sposo.
ciao
r
Oggi è semplice, mio Re, perché tu ci ricordi che il soldino della vedova copre e recupera tutte le montagne di quattrini che noi ricchi abbiamo sempre speso, e sempre contro i poveri.
Non ce l'ho con i ricchi, Signore.
Ma il fatto è che una persona ricca implica altre persone (tre quattro cinque, cinquemila diecimila centomila) necessariamente povere.
La povertà è il primo risultato operativo e reale della ricchezza.
Per questo la tua Parola oggi è molto più grande e assai più vera di quanto possiamo pensare immediatamente, e di quanto ci siamo raccontati finora, mio unico Bene.
Ascoltiamoti.
"In quel tempo, Gesù diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano a lungo per farsi vedere. Essi riceveranno una condanna più severa».
Seduto di fronte al tesoro, osservava come la folla vi gettava monete. Tanti ricchi ne gettavano molte. Ma, venuta una vedova povera, vi gettò due monetine, che fanno un soldo.
Allora, chiamati a sé i suoi discepoli, disse loro: «In verità io vi dico: questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri. Tutti infatti hanno gettato parte del loro superfluo. Lei invece, nella sua miseria, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere»."
Signore, mio bel Gesù, Re Sposo,
Adesso capisco che quel soldino della vedova copre e rimedia a tutti i soldi che io ho buttato via in spese inutili, o pure dannose per me e la mia vita, e per la vita delle altre persone attorno a me.
E ti ringrazio per questo regalo di comprensione che mi fai con il soldo della vedova.
Adesso vedo quelle due monetine di quella vedova come la salvezza anche della mia avarizia verso chi mi chiede aiuto, aiuto che dò solo se "vedo" che chi aiuto merita il mio aiuto.
E ti ringrazio per avermi fatto vedere la mia avarizia e come salvarmi da essa grazie alla generosità d'amore della vedova.
Adesso sento la fame di quella donna, vedova e povera, che ha dato i suoi ultimi soldi a chi aveva meno di lei, Dio il Povero; ed ora ha fame e se non trova qualcuno che la sfami morirà. E so che questo succede ogni giorno nel mondo e nulla faccio per impedirlo.
Di questo mio male, di questo mio peccato ti ringrazio. Non di essere questo male, ma di sapere di esserlo, nella mia vita stessa, nel mio "bios", nel mio patrimonio reale.
E adesso non so più cosa farò, mio Re, se non che ho bisogno di seguirti e starti dietro, se non che tu sei l'unica mia ricchezza, il mio unico amore.
Tu cammini veloce e con i tuoi passi ed insieme ai tuoi sorrisi crescono fiori bellissimi, nascono amori meravigliosi, esistono storie che sarebbe bello raccontare. Ma vai veloce e non posso fermarmi a guardare odorare sentire, a raccontare.
Posso solo gettare i miei sette soldini nella bisaccia del Povero e venirti dietro, allegro come te, Re Sposo.
ciao
r
Commenti
Posta un commento