... io vivo ...
... e
ondate
mari rigonfi di vento
ramazzate
nubi di polveri terre
cupe
umide canicole di larghi caldi
sto
in
questi ferri di tempo
tra
i più vari ricami oscillanti
di brezze
a
frange
come
in un qualsiasi settecento italiano
in
villa, campagna salùbre,
e
così fuggo
lontano
da quei capitali miserabili
derelitti
di ingegnerizzazioni di vite
fino
fino
ad oltranza ferocia umanicidio
assai
contro sorella morte
in
vantaggio di profitti skia thànatu (ombra di morte)
...
ed io vivo
guardando
un altro fine esami
ancora
di
giovani vite, queste
giunte
al loro primo frutto
e
le guardo
…
giovani
donne crescono …
…
giovani
uomini fioriscono ...
ed
ancora,
mio
Signore e Santo,
è
ancora
che
c'è estate trionfante,
ancora
giunge
di sorrisi eros amore
sempre,
e fruttifica
nel
tuo immenso
farti
Gloria
dei
nostri piccoli sì,
questi
quasi nulla spini
che
tu cresci in immense letizie
a
ornamento del tuo tanto
per
dono
amore eros
per
...
è
...
ciao r
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