Gesù mio: tu e Benedetto XVI
Gesù, Re Sposo, c'è una cosa che voglio segnalare a tutti ... almeno a quei quattro che mi seguono.
Tu sei la Luce che ci arriva da Dio, tu sei l'Amore che viene a salvarci, tu sei il miracolo di Dio per salvare noi, il peccato, e portarci davanti a Lui.
Tu sei la porta stretta, ma oltre questa porta severa, dopo, tutto è facile e tu sei premuroso ed attento, sai sempre aiutarci a continuare l'attesa, ad essere sempre testimoni della promessa di Dio che si realizza nelle nostre vite grazie a te, Gesù, Volto di Dio sulla terra, Vita di Dio che ha preso corpo e carne ed è venuta tra di noi.
Benedetto XVI, questo grande papa che ci hai regalato, ha detto domenica scorsa all'Angelus:
"In effetti, l’uomo Gesù di Nazareth è la trasparenza di Dio, in Lui Dio abita pienamente. E mentre noi, anche noi, cerchiamo sempre altri segni, altri prodigi, non ci accorgiamo che il vero Segno è Lui, Dio fatto carne, è Lui il più grande miracolo dell’universo: tutto l’amore di Dio racchiuso in un cuore umano, in un volto d’uomo".(http://magisterobenedettoxvi.blogspot.it/2012/07/il-papa-in-effetti-luomo-gesu-di.html)
Ecco mio bel Re, ho avuto bisogno di sottolinearlo e di rilanciarlo a tutti, perché è bellissimo che il Papa ci ricordi quel che già tutti sappiamo.
Che tu sei l'Impossibile che diventa possibile, la risposta a Giobbe, il Sì di Dio a Giobbe che si fa carne ed esiste tra di noi, la risposta sempre vivente al problema di tutti i Giobbe dell'umano ...
Giobbe prese a dire: «In verità io so che è così:
e come può un uomo aver ragione dinanzi a Dio?
Se uno volesse disputare con lui,
non sarebbe in grado di rispondere una volta su mille.
Egli è saggio di mente, potente di forza:
chi si è opposto a lui ed è rimasto salvo?
Egli sposta le montagne ed esse non lo sanno,
nella sua ira egli le sconvolge.
Scuote la terra dal suo posto
e le sue colonne tremano.
Comanda al sole ed esso non sorge
e mette sotto sigillo le stelle.
Lui solo dispiega i cieli
e cammina sulle onde del mare.
Crea l'Orsa e l'Orione,
le Plèiadi e le costellazioni del cielo australe.
Fa cose tanto grandi che non si possono indagare,
meraviglie che non si possono contare.
Se mi passa vicino e non lo vedo,
se ne va e di lui non mi accorgo.
Se rapisce qualcosa, chi lo può impedire?
Chi gli può dire: «Cosa fai?».
Dio non ritira la sua collera: ...»
Tu, mio Re Sposo, mi sei passato vicino e ti sei fatto presente, ti sei fatto attivo nella mia vita, e la stai facendo diventare "nostra", quella che ci appartiene a tutti perché è sempre viva in te
"trasparenza di Dio, abitazione permanente di Dio tra di noi". Tu sei questo scandalo che ci rende miti, questa pazzia che ci fa sani.
Tu sei Dio Padre nella Sua trasparenza inconoscibile.
Tu che lo hai suggerito nel tuo Santo Spirito a questo papa Benedetto XVI, la tua Roccia mite e povera, quella che soltanto perché è mite e povera infrange contro di sé le aspre ondate di morte del mondo.
Così è adesso con Benedetto XVI: la povertà e la mitezza della tua Chiesa che solo in te è l'unico amore e l'unica salvezza.
Gesù, Re Sposo.
Per questo ti ringrazio ancora di Benedetto XVI e della fede di cui l'hai incaricato, donandogliela.
ciao r
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