Questa pianta d'amore, fiorita davanti a Dio
"[Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano." (Mc 16,15-20)
Ecco, Signore Gesù, tu sei stato "elevato in cielo", dove "ti sei seduto alla destra di Dio".
E lì, pare, adesso stai nella Gloria dell'Eterno Amore, Gloria che noi ci immaginiamo di fuoco e oro, tra pietre preziose e rare, simbolo di una luce che avvolge tutti e tutti riempie.
Chissà com'è, poi.
Personalmente m'immagino una foresta con radure che è tutta insieme centro e periferia, contemporaneamente, e che è sempre foresta, bosco, radure, jungla, locus amoenus, urbs et civitas, mare e laghi.
Amore e cibo. Vita. Mondi.
Poche pietre preziose poco oro praticamente nessun incenso.
Sai, Gesù, ben pochi discutono contro di te. In realtà non ti amiamo tutti, né allo stesso modo. Ma proprio contro di te non c'è, apparentemente, discussione.
Perché tu sei il Giusto e sei morto.
Per fortuna, bisogna dire ed in molti significati, perché altrimenti dovremo ucciderti di nuovo.
Qui, mio Re, c'è un tuo amico che ha messo in rete la narrazione di quell'altro tuo amico, Fedor Dostojievskij: http://www.padrebergamaschi.com/Archivio/karamazov.html.ù
"Dovremo"?
Così ho scritto, Amico mio: dovremo.
Perchè l'amore che tu, inerme e bellissimo, ci hai proposto è la scelta più difficile e specialmente per noi, uomini e maschi.
Per noi è più facile l'odio, la brutale violenza, l'affanno della guerra contro alle dure fatiche della pace. Mi pare che ha ragione Dostojievskij: preferiamo satana.
Per questo non te ne sei andato del tutto e ci hai lasciato la tua fidanzata, la Chiesa Santa e Cattolica, che raggruppa tutte le tue figlie ed i tuoi figli, romani ortodossi evangelici e quant'altro siamo riusciti a moltiplicare.
La tua fidanzata, che si sta facendo bella per il giorno delle nozze: quando finalmente incontrerà il suo promesso sposo e non lo vede soltanto in momenti fuggenti, o ne sente solo la voce, o ne riceve un bacio nascosto.
La tua fidanzata chi siamo noi che camminiamo verso di te e con te.
Ecco, Gesù mio, tutto questo è per ringraziarti della tua Chiesa.
Non ti è sempre fedele ... lo sappiamo benissimo entrambi ... spesso ... ecco, però, anche se talvolta se ne va con qualche amante occasionale e si vende ... beh, lo sai meglio di me, è sempre Santa.
Perché scacciamo demòni, parliamo lingue nuove e vecchie, prendiamo in mano serpenti e li utilizziamo per guarire o li rendiamo inoffensivi, beviamo veleni e nulla ci fanno, imponiamo le nostre mano sopra il male e lo curiamo.
Perchè bisogna vederti operativo nel mondo, Re che comanda le sue truppe dividendo la loro vita, che aiuta le sue donne dividendo le loro fatiche a fare e produrre vita.
Sporcandoti le mani con noi e facendoci diventare ogni giorno sempre più simili a te.
Tu, il Re, la pianta dell'Amore che adesso è pienamente fiorita davanti a Dio e sta per dare i suoi frutti per la gioia dell'Eterno Bene Amante.
ciao r
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