il terzo petalo del tuo amore: l'abisso.
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà». (Gv 16,12-15)
Mio Re, Amico mio, tu ci prendi (affettuosamente e con enorme gioia) per mano e ci fai sporgere sull'Abisso.
Poi ci lasci lì, a meditare.
Gesù Sposo, noi restiamo qui, in faccia al Santo Volto dell'Abisso, e ci chiediamo quali "buone opere" dobbiamo compiere per buttarci in quest'Abisso, l'unica vita viva e capace di Amore che ci sia dato di conoscere.
E poi mi giro verso di te, Amico Re Amante Sposo, colui che è intimo a me molto più di me stesso, e tu mi sorridi fiducioso, e mi dici che sai che farò le cose giuste e che le mie opere saranno sante davanti a Dio. Ed io ti rispondo "Beato te, mia gioia, perché me lo dici; infatti io, di me, so tutto il contrario".
Così l'Abisso attorno, davanti, dentro di me sorride.
E scopro che qualcosa è successo e non so che cosa, sento che c'è buio ed ascolto la luce che trionfa, son confuso, sicuro.
Sono certo di questa tua mano che mi stringe e di questo tuo sorriso che m'allegra e tutto esplode e si ricompone davanti a questi vecchi strumenti di scrittura ... la mia tabula e la mia cera elettroniche che si disfaceranno nei mari del tempo e rimarranno nelle radure del tuo cuore.
E l'Abisso parla, adesso, ed è una preghiera:
« lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso ... Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio.»
E mi pare che vivo, finalmente, nel tuo sorriso.
ciao
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