19 maggio 2011, giovedì della 5° settimana di Pasqua

"[Dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù] disse loro:
«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica.
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma deve compiersi la Scrittura: “Colui che mangia il mio pane ha alzato contro di me il suo calcagno”. Ve lo dico fin d’ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io sono.
In verità, in verità io vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato»." (Gv 13,16-20) 


















«In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica». 






Ecco, mio Re. Ci proviamo.
Un papavero, rosso in mezzo al verde non si vergogna del suo fuoco; una giovane donna si alza sulla punta dei piedi per "arrivarci"; una foglia, fa vedere in se stessa la bellezza del tuo semplice dono di esistere.
Così, anche noi ci proviamo. 
Ad arrivare fino a te, senza vergognarci, sforzandoci il più possibile, diventando trionfo delle tue bellezze nei nostri poveri esser qui.
Ostinati a seguirti, fino ad amarti.




ciao
r

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