18 maggio 2011, mercoledì della 4° settimana di Pasqua

"In quel tempo, Gesù esclamò:
«Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il Padre le ha dette a me»." (Gv 12,44-50)













«Perché io non ho parlato da me stesso, ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna». 






La tua Parola la tua Luce.
Fa che entri sempre di più dentro le nostre case e dentro le nostre fortezze, la tua luce, la delicata, luce di luce, bianca e piccola contro il buio.
Fa che la parola del Padre ci apra all'amore. 
Il suo ed il tuo, mio Re: l'amore Dio.








ciao
r


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