28 febbraio 2011, lunedì della 8° settimana del tempo ordinario (anno dispari)

"In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”».
Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!». Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andò rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!». I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesù riprese e disse loro: «Figli, quanto è difficile entrare nel regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Essi, ancora più stupiti, dicevano tra loro: «E chi può essere salvato?». Ma Gesù, guardandoli in faccia, disse: «Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio»." (Mc 10,17-27)







«Impossibile agli uomini, ma non a Dio! Perché tutto è possibile a Dio»

Signore Gesù.
Tu ci chiedi una cosa semplicissima.
Mettere te ed il tuo amore al di sopra di ogni cosa e di ogni altra persona.
Mettere Dio, l'Altissimo Amore, al di sopra di ogni cosa ed ogni persona.
Perché se non siamo capaci di vendere la nostra vita ed il nostro corpo e regalarlo ai poveri, per poi seguirti, non siamo capaci di capire l'amore di un Dio che si aliena da se stesso e si mette nelle mani di quelli che non lo amano e che se potessero lo ammazzerebbero.
Infatti.

Signore Gesù, questa cosa semplicissima cerchiamo di farla, ma c'è sempre quello che ci sembra un pezzettino di ricchezza che vogliamo tenerci, c'è sempre quello che ci sembra una briciola di affetto umano che vogliamo conservare.
E non vediamo che mettiamo questi idoli davanti al tuo amore, e così lo oscuriamo ai nostri occhi debolissimi, quasi ciechi.
Non vogliamo eliminare i fiori, ma lasciamo che si vedano a pezzi dietro le nostre macchine.
Non vogliamo fare geometrie senza senso, ma nelle nostre città le cose più belle sono le nostre geometrie insensate.
Signore Re, Gesù Sposo, quello che non riusciamo a fare noi, ti preghiamo, fallo tu.
Liberaci dalle nostre schiavitù e mettici, docili e mansueti, dentro la folle libertà del tuo amore.

ciao
r

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