22 febbraio 2011, martedì della 7° settimana del tempo ordinario (anno dispari)

"In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli»." (Mt 16,13-19)










"Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente»."



Mio Re, non ho nulla da aggiungere.
Tu sei Gesù il Cristo, il Re Messia vivente, Figlio del Dio vivente e Dio vivente tu stesso.
Ma vorrei che questa fede si vedesse di più, molto di più.
Nella bambina che si protegge dalla pioggia con un ombrellino.
Nel grande ficus le cui radici sono ormai più che centenarie.
Nella luce che d'improvviso appare e rende diverso ciò che è uguale.
Vorrei che si vedesse di più in ogni nostro gesto e apparire.
Vorrei vederti di più Re trionfante nella nostra vita.
Vita che ci sembra piccola e fuggente, ma che dev'essere molto più grande e bella se interessa così tanto te, mio Re e Signore.

ciao
r

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