15 febbraio 2011, martedì della 6° settimana del tempo ordinario (anno dispari)

"In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano pane.
Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane? Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila, quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse loro: «Non comprendete ancora?»." (Mc 8,14-21)








"E disse loro: «Non comprendete ancora?»."

Un'alba.
Un padre in moto con la figlia o il figlio seduto dietro, compostamente.
Lo scorrere delle cose.
Ogni giorno c'è un'alba ed a volte è bello fermarne un'immagine.
Ogni giorno chissà quanti padri e quante madri portano le le loro "creature" in una motocicletta, facendo attenzione e cercando prudenza.

Non è che non comprendiamo, mio Re.
E che ogni giorno ci sembra di avere così tante cose da fare che non ci ricordiamo di te. 
Ogni giorno c'è un'altra alba da seguire ed un nostro bambino da aiutare. 
Non è che non comprendiamo, il fatto è che spesso stiamo pensando ad altro.

E nel mentre tu, mio Re, nel mentre tu pensi a ciascuno di noi seduto, compostamente o scompostamente, sulla grande motocicletta del tuo amore.
Ed è così che siamo così felici.

ciao
r

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