24 dicembre 2010, Vigilia di Natale.

In quel tempo, Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace». (Lc.1, 67-79)







«Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace». 


Ancora, nel tuo Natale cercare la tua vita 
viva in vite di chi è nulla.

Cercarti, Re d’Amore,
dove ha ingiustizia il male
a Myanmar Congo Brazzaville New York City, 
ad Anchorage Dallas,
a London Moskvà, a 'Beijīng Torino.
Cercarti tutti insieme, 
per trovare cavità ferite 
nelle corazze notti male
di chi usa in lavori schiavi chi ricatta per lavori schiavi
e li vorrebbe più schiavi per avere
- lui, soltanto lui - più soldi di potere.
Per fare meno vita su vite umane e farsi
- lui -
schiavo del male.

Ancora, nel tuo Natale cercare la vita
nelle tue parole vive in carni di chi è nulla.

Cercarti, Gioia di vita, 
nelle viscere di chi tutto vende 
a chi compra tutto
e sa fare idoli delle vergogne
- mostrare il culo come una faccia
vendere la faccia come il culo -.
Cercarti nelle pene di chi non è più vita,
ma solo rabbie droghe morti.
Cercarti in carceri per 400 persone
abitate da 4000 cose umani stipati 
- vecchi campi di sterminio, sempre morte -.
Cercarti in ipocrisie politiche, in falsità sapienti,
dentro menzogne ricche, cercarti 
per fare fiori delle prigioni
fiori gemme di luci di libertà, fiori 
che t’aspettano.

Quando arrivi?

Ancora, nel tuo Natale cercare la tua vita
nei gesti di chi è realtà vivente per altre altri.

Cercarti, Sposo di felicità, 
dentro le libere Afriche di donne fatiche
per dono ad aprire le loro vite per fare
libertà delle nostre vite e libertà
di essere donne madri paci amori.
Cercarti dentro recinti preghiere
di monache chiuse che ti frugano 
i loro ventri cuori, i loro coraggi, il loro sale,
insistentemente con te tue spose
nei loro occhi nei loro gesti nei loro pensieri nei loro ventri
sempre rivolti ad altre altri. Sempre.
Cercarti nelle innumeri case liberazione vive
tra occidenti morti,
sterminati dalle droghe ricche
- odio, malversazione, ricatto, pena, tortura,
saccheggio, rapina, violenza, ipocrisia, malizia -
cercarti in gesti gesta di chi ti rende
accoglienze d’amore,
ospitalità d’accoglienze amore,
senza documenti,
senza carte senza garanzie, 
vivendo gli amori, i vivi d’ogni amore.

Cercarti, Intimo mio,
in quest’altro anno del tuo arrivo
per farci vita che si compie nelle fatiche di amare.
Cercarti per farci tuo arrivo.

Quando? 
Quando arrivi?
Gesù.


ciao
r

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