la tua resurrezione, Gesù,

è vita, la nostra vita in te, Signore, sposo, amico, maestro.
Di cosa ci vuoi convincere e 'fare credenti', Gesù, con queste tue manifestazioni a chi ti è amica e amico?
Che la morte non ti ha ucciso? Che il male è stato sconfitto da te, vittorioso dell'amore preso e donato con la tua passione e morte? Che ora sei alla destra di Dio e abiti il suo trono?
Sì, certo, ma c'è qualcosa in più, Gesù, mi sembra.
Ascoltiamo la tua vita che canta l'amore.
"[I due discepoli che erano ritornati da Èmmaus] narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni».".
Non sei un fantasma, Gesù, non sei una apparizione nella storia, narrata più o meno miracolisticamente.
Invece sei tu, Gesù di Nàzaret, qui tra , vivo re amante, Signore del cielo e della Terra insieme al tuo e nostro Padre Madre. Sei qui tra noi, crocifisso nelle carni e nelle esistenze di chi è perseguita per la giustizia o per il solo fatto di essere donna e di voler amare senza essere schiava. Sei qui tra noi, tuo popolo e tuoi servi e serve, noi che facciamo ingiustizie anche quando testimoniamo la tua azione d'amore in noi.
Aiutaci a vivere questo tuo amore presente, ferito e sanato dall'Amore Dio che ti ama ben oltre ogni nostra comprensione. Aiutaci a donarti le nostre vite e tutte le nostre ferite, perché solo qui, in queste concrete dimensioni del tuo amore fra noi, esiste la tua presenza che vince. Aiutaci a viverti e a farti vivere nel mondo, grazie a noi, alle nostre vite donate a te.
ciao r

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