Tu ci darai ristoro? Chi di noi può parlare di “avere ristoro” da te? A chi di noi darai il tuo “riposo”, quello dell’amore? Gesù, tu non fai gerarchie, non stabilisci soglie d’ingresso, né dai criteri di valutazione o prove da superare. Tu chiami. All’amore, ad amare. E ci chiami tutte, tutti, senza fare alcun privilegio di persona, o di qualità. Basta essere « stanchi e oppressi », basta essere qualcuna o qualcuno di quei « piccoli » a cui D**, il Padre, l’Eterno Amare, ha rivelato la verità del suo amore. Così la conoscenza che tu ci proponi, Gesù, è solo quella di amare. Questa conoscenza, se si diventa e ci si fa « piccoli », è cosa che tutte noi possiamo fare, per quanto sapienti, dotte, altolocate fossimo prima di incontrarti. Mt 11,25-30 « Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza...