è nel tuo nome, per essere amore come te, in croce e risorto. Mi sembra che siamo molto lontani, Gesù, dalla schietta sincerità di Tommaso e dalla sua, altrettanto schietta, resa a te che gli mostri, da vicino, la realtà della tua vicenda nelle mani e nel corpo con le cicatrici dei chiodi. Ma l'incredulità di Tommaso è la chiave che ci serve per comprendere che rapporto abbiamo noi con te, Gesù nazareno, Figlio di Dio, figlio dell'uomo, Parola e regno di Dio, Messia e re di Israele Crocifisso e Risorto. Ascoltiamo i tuoi arrivi tra i discepoli, e le loro sorprese. Gv 20,19-31 " La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e
Commenti
Posta un commento