Gesù di Nazareth, umano, uomo ...
... Figlio di D**, reso perfetto dall'obbedienza.
Allora, mandare via satana, insieme e dietro a te, significa, deve significare che siamo capaci di vedere come il potere politico e le storie umane sono descritte anche dall’amore; serve a farci notare che non tutti quelli che dominano i popoli e le nazioni sono soltanto diavoli, imbevuti dalla sete del dominio e dalla paura di perdere il potere.
Spesso sono esseri umani decisi anche dall’amore.
Come Dag Hammarskijold in Svezia e nel mondo, Giorgio La Pira a Firenze, il Mahatma Gandhi in India, Martin Luther King in Usa e tante e tanti altri in tante parti del mondo.
D** Amore Immenso e Fecondo.
E, così, a farci vedere meglio che è l’amore quella piccola forza interiore, così intima e forte che sa far danzare il nostro cuore allo stesso ritmo del cuore di D**.
Cosa
ci fai nel deserto, Gesù?
A
che cosa ti prepari? Perché stai digiunando? Che cosa devi
accogliere? A Chi devi fare/dare spazio e tempo dentro di te?
La
lettera agli ebrei risponde che le passioni e le tentazioni che
subisci, ciò che patisci nella tua vita e a cui tu obbedisci,
servono a renderti perfetto.
Sono
la tua strada di umano che accoglie D** e i suoi disegni in se
stesso.
Ti
fai casa di D**, lasci che D** ti scelga come casa e tempio in cui
può risiedere sulla terra.
Gesù di Nazareth, abitazione e vita di D** nell’umanità.
Gesù di Nazareth, abitazione e vita di D** nell’umanità.
Le
tentazioni sono la chiave di volta di questa tua “obbedienza alle
cose che patisci”, alla tua vita in cui, dove D** s’è fatto
casa.
Mt
4, 1-11
“Gesù
fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal
diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla
fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu
sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli
rispose: «Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di
ogni parola che esce dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano”.
Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vàttene, satana! Sta scritto infatti: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano”.
Va
bene, Gesù.
Sei
stato battezzato da Giovanni e per te il cielo si è aperto e D** ti
ha fatto sapere che tu sei l’Amato, il Prediletto, e che a te lo
Spirito – cioè la presenza viva di D** - è stato donato in
abbondanza.
Questo
Spirito che ricevi subito ti porta nel deserto, ad aspettare.
A prepararti.
A prepararti.
A
che cosa? Alla tua missione? Certo, ma allora ti stai preparando alle
tue tentazioni.
Ciò
che subisci sono le specifiche di chi lascia che D** lo scelga come
abitazione e tempio.
Quindi
sono le tue tentazioni, ma sono anche le nostre tentazioni.
“Nostre”,
beninteso, di persone che ti seguono e che sono le stesse che, troppo
spesso, cercano di metterti a sigillo e garanzia dei loro desideri e
non come Guida e Maestro che indica la direzione e i modi.
Le tue tentazioni mi
hanno sempre colpito, Gesù mio.
La
prima è la più facile e la più subdola.
Dare
pane a te, e quindi a tutti, così, facilmente, senza alcuna fatica.
Se.
Se
sei Figlio di Dio. Questo “se” condiziona tutto e mostra nel pane
il veleno.
Infatti
questo miracolo sarebbe la garanzia che D** è con te e non ti
abbandona mai, la certezza davanti a tutti i popoli che la protezione
di Dio agirà sempre e quindi tu conquisterai il mondo con soluzione
dei problemi immediati dell’essere umano.
Ho
fame? Trasformo queste pietre in buon pane.
E
quando finisco le pietre? E quando avere pane ogni volta che voglio
non mi basterà più?
La
tua risposta è bellissima per questa libertà che possiede: «Non
di solo pane vivrà...»
Il
pane è fondamentale, ma non solo il pane a darci la vita.
Anche
nella desolazione della fame abbiamo sempre anche altre richieste,
altri bisogni.
La
seconda tentazione è paradossale. Sembra scemo il diavolo. Chi vuoi
si butti da sopra una torre alta, fidando che D** mandi angeli a
prenderlo in tempo?
Ma
il diavolo non è scemo e sa che cosa fa.
La tentazione è quella di “andare oltre”, di osare l’impossibile, di superare ogni limite.
La tentazione è quella di “andare oltre”, di osare l’impossibile, di superare ogni limite.
Si
può fare, molti l’hanno fatto. Ma dipende sempre. Dipende da dove
sei, chi sei, come agisci. Sopratutto dipende dalla tua coscienza,
nata dalla fede, che non devi tentare Dio.
Facciamo
attenzione, per cercare di capirti Gesù, al fatto che noi esseri
umani dobbiamo capire le nostre storie. Capirle per andare avanti, e
per sapere chi e cosa stiamo seppellendo e chi e cosa, invece, ci
portiamo dietro.
Ma
questo lavoro di comprensione dobbiamo saperlo compiere sopratutto
noi tuoi seguaci, che abbiamo il tuo nome di cristiani; noi più di
chiunque altro nel mondo.
Dobbiamo
lasciar lavorare lo Spirito, questo è sicuro. Ma non può essere
solo lui a fare tutto il lavoro. Una parte decisiva spetta a noi.
Spetta a noi “attualizzare le domande di fede”, ciò che la tua
presenza tra noi, Gesù, ancora e sempre ci chiede.
Certo
che lo Spirito lavora tra di noi e in mezzo a noi, ma non al nostro
posto.
Se
ci buttiamo giù dalla guglia di san Pietro perché tanto c’è lo
Spirito che ci fa volare, allora è facile prevedere che non ci
raccoglierà a mezz’aria, ma lascerà che cadiamo.
Invece
è sicuro che ci aiuta dopo, dopo che ci siamo fatti male.
Per
esempio nel tema delle sessualità (al plurale) e delle diversità
umane in proposito e della indissolubilità dell’amore umano e
quindi del matrimonio, dell’onore della madre, delle donne cioè.
Ma,
ancora per esempio, come nel tema del rispetto del lavoro umani, che
implica non solo al critica al profitto, ma sopratutto – forse –
il tema della automazione e dell’uso dei robot al posto del lavoro
umano, o a centro organizzatore del lavoro umano che, quindi, dipende
dal robot e dalla sue logiche e non dalla libertà di ogni essere
umano a vivere la propria vita.
In
cose di questo genere, Gesù, dobbiamo discernere noi, insieme allo
Spirito, e senza buttarci giù dal punto più alto di San Pietro a
Roma, ma anche senza chiuderci nei nostri palazzi a doppia mandata,
perché tanto ci pensa lo Spirito.
Sono
solo due esempi, e tu lo sai Gesù, che valgono come richiamo di
quelle questioni decisive dove non possiamo e non dobbiamo buttarci
giù dalla guglia, che tanto verranno angeli a salvarci, perché tu
ci avverti che sta scritto «Non metterai alla
prova il Signore Dio tuo». Occorre obbedire all’amore di
D** discernendo che cosa dobbiamo fare e che cosa tu, nella tua
Parola, ci dici di fare.
Un modo di vivere che vale in tantissimi campi dove siamo noi che dobbiamo agire fiduciosi di D** e della Tua e Sua Presenza, ma senza tentarLo mai.
Un modo di vivere che vale in tantissimi campi dove siamo noi che dobbiamo agire fiduciosi di D** e della Tua e Sua Presenza, ma senza tentarLo mai.
La
terza tentazione è quella più radicalmente umana, Gesù, e proprio
per questo quella più diabolica.
Avere
in possesso tutti i regni della terra, in cambio della adorazione del
diavolo come Dio, al posto di Dio.
La
storia è piena di esseri umani che per arrivare al “potere
politico” (alla capacità di prendere decisioni per conto di altre
persone, di intere popolazioni, e a cui tutti, bene o male,
obbediamo) e per mantenerlo volentieri adorano il diavolo e gli fanno
sacrifici.
Da Ying
Zheng, il
primo imperatore
in Cina, a Giulio Cesare, il
primo “imperatore”
a Roma, fino a Barak Obama e Donald Trump oggi negli Usa tutte le
storie umane, tu lo sai Gesù mio, sono popolate di persone che non
si curano delle “lacrime e sangue” di cui grondano i palazzi del
potere che
vanno ad occupare. Spesso,
anzi, le moltiplicano per occuparli prima e più solidamente.
A questa
tentazione tu hai solo una risposta.
«Vàttene,
satana!»
Infatti solo a
D** si rende culto e solo D** - Immenso amore – può essere
adorato.
Così tu
sei venuto nel
deserto a
imparare l’obbedienza all’amore,
per
essere reso perfetto da quella
vita che farai e dalle
cose che in quella vita ti capiteranno.
Sei venuto per
essere reso perfetto dall’amore e in capo, in cima e nel cuore, di
ogni amore c’è sempre e soltanto D** l’amore che si dona e che
crea amore solo con la sua esistenza.
Invece,
proponendoti
il potere, il diavolo, il satana, il divisore, ti dice che nella
e
tra l’umanità ciò che conta è solo il potere e quindi
che
l’amore è solo un piacere fisico
immediato
e importante
– che deriva dal potere - oppure
è una illusione da
usare
a favore del potere.Allora, mandare via satana, insieme e dietro a te, significa, deve significare che siamo capaci di vedere come il potere politico e le storie umane sono descritte anche dall’amore; serve a farci notare che non tutti quelli che dominano i popoli e le nazioni sono soltanto diavoli, imbevuti dalla sete del dominio e dalla paura di perdere il potere.
Spesso sono esseri umani decisi anche dall’amore.
Come Dag Hammarskijold in Svezia e nel mondo, Giorgio La Pira a Firenze, il Mahatma Gandhi in India, Martin Luther King in Usa e tante e tanti altri in tante parti del mondo.
Gente che vive
nel potere politico lasciando che sia D** amore a decidere la sua
azione e le sue scelte.
Perché
sei tu
l’amore, Gesù, e i 40 giorni di digiuno nel deserto non sono
serviti a farti superare
le tentazioni, ma a liberarti, a
fare emergere in te la forza più grande che ti abitava e ti abita.
D** Amore Immenso e Fecondo.
E, così, a farci vedere meglio che è l’amore quella piccola forza interiore, così intima e forte che sa far danzare il nostro cuore allo stesso ritmo del cuore di D**.
Insieme al tuo
cuore, Gesù.
ciao r
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