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Visualizzazione dei post da gennaio, 2019

Tu, Gesù, e quella donna

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che ti amava.  Oggi non facciamo il Vangelo di questa III domenica del Tempo Ordinario 2019. Perché siamo andati al Pozzo di Sichar, Gesù, e c'eri anche tu e abbiamo lavorato su una delle situazioni più imbarazzanti di tutto il tuo Vangelo di quattro autori. Ne parlano tutti, ma la versione di Luca, beh è meglio. Lc 7, 36-50 “ Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l'aveva invitato disse tra sé: ‘Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!’. Ge sù allora gli disse: « Simone, ho da dirti qualcosa » . Ed egli

Le nozze umane e l'amore

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eterno di Dio. Una delle frasi più famose di tutti i tuoi Vangeli, Gesù, è contenuta in questo famosissimo brano di Giovanni: « Τί ἐμοὶ καὶ σοί γύναι? » « Che c’è tra me e te, donna? » Come sarebbe a dire, Gesù? Che cosa c’è tra te e tua madre? Ma la carne, ovviamente. Quella che lei ti ha dato perché tu fossi chi sei. Tra te e Maria di Nazareth c’è la tua incarnazione, Gesù. C’è la scelta di Dio, Eterna Potenza d’Amore, che ha desiderato questa oscura ragazza di un ancor più oscuro villaggio della Galilea come Arca dell’Alleanza e Madre di Dio, come sua Sposa. Una ragazza che l’Eterno Amore ha fecondato con la Sua Ombra Amante. Tra te e Maria di Nazareth c’è tutta la scelta di Dio di amarci come umanità. Scelta di Dio, quindi anche tua. C’è l’intera umanità, cioé ciascuna e ciascuno di noi, in comune tra te e tua madre, Gesù. E lo sai con tutta la tua vita. Allora, perché fai questa strana domanda? Ma poi mi sembra che la tua non sia una domanda,

La ricerca di Dio

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è libera e ci libera. La tua ricerca, così libera che ci libera: ci parli, vuoi il nostro volto nelle parole della Parola, che escano da noi come l’amore da tua madre, a te infante nudo di fasce strette, accolto da un amore che obbedisce sceglie e così felice, forse, di una felicità solo umana, solo carnale, per quella tua bella madre così prossima, così distante. Ancora ci ascolti e cerchi e chiedi parole della Parola, suoni d'amore nudi dai nostri occhi alle labbra alle nostre mani pronti in attesa del tuo Silenzio e del tuo girarti, infans, a dirci le nostre ombre ribelli all'ombra di questo Dio che ci copre. Sempre ricerchi quei gesti d'amore ricamati tra labbra e mani aperti all'accoglienza di ogni straniero migrante, di ogni puttana infans  come te, Dio coraggio di amare, Signore audacia del dono. E così solo tu, Dio innamorato, libera preghiera a noi. Cagliari 11 Gennaio 2

Perché il tuo battesimo, Gesù,

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è in Dio fuoco d'amore che tutto ama e a ciascuna si dona. Gesù, tu sei l'amore e questa parola solo in te e con te diventa vera. Gesù mio, amore è una parola totemica e mitica: abusata, violata, comprata, prostituita, minacciata, temuta, stuprata, venduta, sfruttata, odiata. I campi semantici delle parole "odio" e "amore" sono vicini, e si sovrappongono per una grande area. Non sappiamo se siamo più odio o più amore e confondiamo le cose. Molte volte anche volentieri. Poi ci sei tu. Solo in te questa parola, e le esperienze connesse, diventano dono, un dono gratuito e immeritato che provoca e accoglie una risposta dello stesso livello. Questo è quello che succede in Giovanni il Battista, che ti conosce Figlio di Dio e così ti indica come "accoglienza". Gesù, il tuo nome più vero in Giovanni Battista è "accoglienza": Dio accoglie nel suo amore, e chi accoglie lo fa grande e lo fa piccolo. Ciascuna di noi, Gesù, deve d

Conoscerti Gesù, conoscerti

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come Dio Figlio di Dio. Mi sembra che diamo per scontate troppe cose:  " Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme ". La prima cosa che diamo per scontata sei tu, Gesù, Sposo d'amore. Ci sei, sei nato, ogni anno festeggiamo il tuo Natale e segniamo gli anni con la tua nascita. Sono già 2019. Ma non è ovvio che tu ci sei, e meno ovvio ancora è che tu sei davvero il Dio incarnato. E che ancora abiti tra noi e ci conduci all'Amore, al Dio che tu chiami Padre. La seconda cosa che diamo per ovvia è la nostra convinzione di essere noi i primi, i migliori, perché siamo noi che ti seguiamo. Noi sì che ti abbiamo capito! Noi ti seguiamo davvero! Perfino ti precediamo! Andiamo a messa tutti i giorni e facciamo tutte le preghiere che ci hai raccomandate. Siamo bravi, G esù, non è vero? Forse.  Forse siamo bravi, Gesù, ma ogni volta che ascolto questo vangelo di Matteo penso che stiamo sbagliando molto