Onore a Dio è ...?

 L'unico comandamento di Dio in Gesù di Nazareth.

 La tua valutazione, Gesù, è durissima. 

«Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

Questa frase non rivolta solo contro gli ebrei e la loro interpretazione della Torah, della Legge o comandamento di Dio, ma contro tutti noi umani che facciamo con ostinazione il nostro peccato originario ogni volta che possiamo farlo: noi sappiamo molto meglio di Dio che cosa è bene e male per noi, Lui si accontenti dell'incenso e delle preghiere su quanto è grande.
Gesù, tu ci dici che questo nostro atteggiamento è "il male", è il peccato che offende la nostra vita fino alla morte e per queso, quindi, offende Dio.

Seguiamo i nostri riti e le nostre volontà, trascurando e offendendo i desideri di Dio, Eterno Amante.
Perché? Perché trascuriamo i desideri di Dio e vogliamo ingannarlo, e così inganniamo solo noi stessi. Cadiamo nella buca che abbiamo scavato. Trascuriamo il Bene e amiamo i nostri piccoli mali.
Come possiamo uscire da questo circolo del male?

Ascoltiamoti, Gesù mio.

"Si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.
Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».
Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:
“Questo popolo mi onora con le labbra,
ma il suo cuore è lontano da me.
Invano mi rendono culto,
insegnando dottrine che sono precetti di uomini”.
Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».
".

La tua raccomandazione è netta e precisa, senza equivoci, Gesù. Ma proprio tu sei l'uomo e il Dio del sì e del no.
Tutto il resto, ciò che inganna, è opera nostra.

«Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro».

Il nostro cuore produce impurità e stoltezza, non il mondo attorno a noi.
Il mondo in cui viviamo è vita che ha bisogno della vita. Esistenze che vanno accompagnate e seguite, protette, come un giardiniere fa con le sue piante o un pastore con le sue pecore. Esistenza con cui occorre avere rispetto e distanza, a volte anche affettuosa, ma distanza sempre. Ma non lo facciamo e cercare di farlo è faticoso. Bello e faticoso.

Perché il nostro cuore produce da sé, come una droga, quel falso cibo che gli piace e ne produce sempre di più perché ne ha sempre più bisogno. Ha sempre più fame e sete e sempre più produce da sé il cibo che, secondo lui, lo sfama.
Ma è un inganno, una droga malvagia; in realtà si affama e si asseta sempre più perché mangia e beve solo illusioni e menzogne.
Così diventa rachitico e storpio, malato e cattivo, perché ha perso l'unico nutrimento che lo fa crescere: l'Amore.
Il dono eterno e permanente di Dio che ha messo la sua tenda tra di noi: Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio.

«Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza».

Dobbiamo leggere questo tuo elenco, Gesù, senza pensare subito al sesso.
Pensiamo invece alla menzogna, all'inganno, alla rapina come conduttori della vita.
Allora sì che in questo tuo elenco troviamo non un indicatore etico, ma concretamente le nostre esistenze rapinate e uccise, rapinatrici e assassine.
L'adulterio non è sesso, è inganno e menzogna, una rapina della vita, una delle tante. Come la "porneia" (impurità) non è il sesso in quanto tale, ma quello fatto con egoismo, con violenza, con stupro, con indifferenza verso l'altra persona.
Come la lussuria (dissolutezza) è perdere la propria esitenza solo dietro ai piaceri fisici: usare le droghe è lussuria, mangiare cibo troppo raffinato e troppo costoso è lussuria.

In effetti il peccato originario del nostro cuore è ingannare la vita e noi stessi: fare marcire le vite attorno a noi nel dolore e nell'odio è il peccato e la stoltezza da cui ci chiami via, contro cui ci convochi a seguirti, lontano dal male.

Ma è una scelta che va fatto ogni giorno, con discernimento. Perché non c'è Chiesa o Comunità che ci preserva dalla stoltezza del peccato e dall'inganno della morte data come vita.

Solo tu sei Amore, Gesù, e solo tu ci salvi.
Aiutaci a seguirti. Vicini al tuo cuore.

Ciao r

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